Perchè questo articolo potrebbe interessarti? Raffaele Fitto è un personaggio di spicco della politica italiana ed europea essendo il co-presidente del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei nel Parlamento Europeo. Le sue parole sui presunti finanziamenti russi ai partiti italiani risultano quantomani importanti.
Dalla Puglia, dove è stato governatore, a Bruxelles, dove ora è co-presidente del Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti Europei, da Forza Italia a Fratelli d’Italia, il percorso di Raffaele Fitto è, se vogliamo, segnato da un’ascesa. Ora milita nel partito accreditato a vincere le prossime elezioni del 25 settembre. Mancano pochi giorni e la campagna elettorale si infiamma sempre più, alimentata, oggi, dal fuoco dei presunti finanziamenti russi ai partiti italiani.
Risponde Raffaele Fitto in un’intervista a True-News.it, a margine del suo intervento sul discorso sullo stato dell’Unione alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo dove, appellandosi a Ursula von ver Leyen, ha detto: “Il suo discorso quest’anno sullo Stato dell’Unione è sicuramente il discorso più difficile di tutti gli anni, perché il contesto nel quale ci troviamo è veramente complesso, non soltanto per quanto sta accadendo in questi giorni, ma perché veniamo da un periodo difficile, prima con la pandemia e poi con lo scoppio della guerra. Ed è importante, non è formale ma sostanziale, esprimere con chiarezza una condanna forte di quella che è stata l’azione della Russia, di quello che è il comportamento della Russia”.
Onorevole, è possibile che partiti italiani abbiano ricevuti soldi dalla Russia a partire dal 2014?
Se fosse vero, sarebbe grave. Ma queste notizie generiche, non servono a nulle se non hanno nomi, cognomi e circostanze. Sono barzellette.
La coalizione di centro-destra, nonostante le accuse internazionali riguardanti soprattutto Matteo Salvini, resta al fianco dell’Ucraina?
Sto ai fatti. Negli ultimi fatti si sono votate in Europa provvedimenti che sostengono l’Ucraina e le sanzioni. Tutti i partiti di centrodestra si sono schierati contro la Russia. Nell’alleanza del Pd ci sono risposte diverse in questo senso.
E che ne pensa dello spauracchio fascista agitato dalla sinistra e da mezza Europa?
Si è messo in piedi un sistema anche mediatico che prova a costruire una narrazione ridicola. L’associazione al fascismo è ridicola. Ribadisco la nostra posizione a livello internazionale: non accettiamo le patenti di legittimazione da parte di nessuno. Questa campagna elettorale sta disegnando un programma di un certo tipo. Ma gli italiani sanno cosa proponiamo.
Tre punti del programma di Fdi in politica estera?
Abbiamo bisogno di intervenire sulla crisi energetica. Proprio oggi abbiamo discusso in aula di questo: abbiamo chiarito le nostre posizioni favorevoli al tetto sul prezzo del gas, al disaccoppiamento del prezzo del gas da quello dell’energia. E poi rafforzare l’alleanza atlantica e mettere in campo un’azione che veda l’Europa rispondere ai grandi problemi internazionale. Dobbiamo intensificare la nostra posizione nella Nato.
Anche dalla sua Puglia arrivano parole pesanti. A partire dal governatore Emiliano
Se un esponente di Fdi avesse detto che per batterli bisogna sputare sangue, ci avremmo dipinti come fascisti. Mentre la gravità delle espressioni è pari alla consapevolezza di andare incontro a una sconfitta. A differenza di Emiliano, noi parliamo di proposte per il paese.
La stampa internazionale e progressista vi etichetta amici di Orbàn e Trump. Che rapporti avete?
Orbàn era nel Partito Popolare Europeo fino a sei mesi fa, ora è nel gruppo dei non iscritti. Parlo di fatti. Trump è del Partito Repubblicano. Fa parte dei nostri interlocutori assieme ai conservatori inglesi e israealiani.