Perchè questo articolo dovrebbe interessarti: Tanti nomi di primissimo piano alla presentazione di UniRai, il sindacato Rai filomeloniano. Ci saranno il ministro Sangiuliano e Giorgino. Ma anche Bruno Vespa. Che potrebbe avere specifiche ambizioni personali…
Si scrive UniRai, molti leggono TeleMeloni. Si svolge oggi alle 17 all’Auditorium due Pini di Roma l’attesissima presentazione del nuovo sindacato dei dipendenti della televisione di Stato, che nasce in aperto contrasto con la storica sigla UsigRai. Considerata da molti troppo sbilanciata a sinistra. Soprattutto ora che il vento spira decisamente verso destra. Ed in molti chiedono una rappresentanza sindacale più affine allo Zeitgeist di Palazzo Chigi. La nuova sigla si presenta “libera da ogni pregiudizio ideologico, lontana dalla propaganda politica e saldamente ancorata ai valori costituzionali”. Ma, insomma, il gioco appare chiaro. E sono già circa 300 i membri che su una super affollata chat di WhatsApp da qualche settimana stanno lavorando alla piattaforma programmatica.
Quanti big per il nuovo sindacato Rai di destra: da Giorgino al ministro Sangiuliano…
Che l’iniziativa sia concreta e destinata ad avere conseguenze lo dimostra soprattutto il peso dei nomi coinvolti. All’evento di questa sera ci sarà il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che quando era direttore del Tg2 fondò la corrente Pluralismo e libertà all’interno dell’UsigRai, proprio per iniziare a dare concretezza all’opposizione interna a quello che è stato sino ad oggi il sindacato unico. E poi ci sono Francesco Giorgino, che introdurrà i lavori, Angela Mariella, Jacopo Volpi. Ed ancora l’ideologo della nuova sigla Nicola Rao, Angelo Mellone, Paolo Petrecca…
UniRai, il nome a sorpresa: Bruno Vespa. Stai a vedere che…
Ma il vero nome a sorpresa, come anticipa oggi Il Foglio, è quello di Bruno Vespa. Il potentissimo decano dei giornalisti Rai darà idealmente la propria benedizione al nuovo sindacato UniRai. Secondo i bene informati, tutt’altro che un pro forma: potrebbe essere invece il primo indizio della discesa in campo del padrone di casa di Porta a Porta nella sfida per la poltrona più ambita, quella di amministratore delegato. Insomma, tira proprio un vento nuovo in via Mazzini…