Le elezioni regionali svolte in Lombardia e Lazio si sono contraddistinte per alcuni fattori chiave: il primo dato che ha contraddistinto il voto è stata la conferma delle previsioni, ritoccate al rialzo sia nel risultato in Lombardia che nel Lazio.
Regionali Lombardia, Fontana supera i voti del 2018
In Lombardia la vittoria del Presidente Fontana è stata caratterizzata da un successo nei numeri, maggiore persino rispetto alle elezioni del 2018, portando però Fratelli d’Italia a divenire anche in questo caso primo partito per voti, seppur la Lega abbia mantenuto un significativo bacino elettorale rispetto alle previsioni pre voto.
Regionali Lazio, sorpresa per l’ampio margine di vittoria di Rocca
Nel Lazio, allo stesso modo, l’ampio margine di vittoria ottenuto da Rocca è stato accolto con sorpresa, superando anche in questo caso il 50% delle preferenze, con il peso determinante di Fratelli d’Italia (oltre il 30%), in rialzo anche rispetto alle elezioni politiche dello scorso autunno. Altro punto al centro del dibattito è il dato dell’affluenza, al minimo storico in entrambe le Regioni, a conferma di un percepito disinteresse emerso da parte degli elettori. Le cifre, inferiori al 40%, sono state accolte con preoccupazione sia da parte della maggioranza che delle opposizioni.
Regionali, cresce Fdi, pesano divisioni nel centrosinistra
In termini politici, se nel centrodestra si evidenzia un fenomeno di crescita di Fratelli d’Italia con una tenuta della Lega e di Forza Italia, nel centrosinistra continuano a pesare le divisioni e fratture, non pienamente comprese e accettate da parte dell’elettorato: il PD è stato infatti coinvolto in due diverse coalizioni, in Lombardia con il M5S e nel Lazio con il Terzo Polo; due alleanze opposte, ma dall’esito comune.