Perché leggere questo articolo? A rendere uniche le elezioni nel Regno Unito è anche il fatto che si voti di giovedì. Il motivo? C’entrano preti, mercati e sbornie.
Paese che vai, usanze che trovi, anche in materia di elezioni. La maggior parte dei Paesi del mondo votano nel weekend, quando meno persone lavorano e – si spera- trovino più facilmente il tempo per recarsi ai seggi. Non dappertutto è così. Nel Regno Unito, per esempio, si vota domani che è giovedì. In Olanda per le Europee hanno votato di mercoledì. Mentre negli Stati Uniti il giorno delle elezioni sarà il 5 novembre, un martedì. Le motivazioni spesso hanno dell’incredibile.
Mercato, preti e sbronze. Nel Regno Unito le elezioni sono di giovedì
Il sistema elettorale britannico lo si può amare o lo si può odiare. Le unicità non mancano in un modello uninominale secco, che dall’ippica ha preso l’espressione First-past-the-post: il primo supera il palo, ovvero vince chi prende anche solo un voto in più nel collegio. A rendere straordinario il Regno Unito è anche il giorno in cui si tengono le elezioni: il giovedì.
È una fiera tradizione britannica. Il giovedì era storicamente il giorno di afflusso in città per il mercato. Gli abitanti delle campagne avevano quindi più possibilità recarsi al seggio nella più vicina città. Il giovedì è anche il giorno più lontano dal sermone della domenica. I risultati elettorali arrivano il venerdì mattina, il che consentiva al nuovo primo ministro tutto il fine settimana per formare un Gabinetto. Ma, soprattutto, giovedì viene prima di venerdì, che nel mondo britannico è il giorno della paga settimanale, che viene spesso interamente bevuta al pub. Le elezioni di giovedì sono la pia speranza del Regno Unito di poter contare su elettori sobri.
Le ultime elezioni nel Regno Unito non di giovedì nel 1931
Nel Regno Unito le elezioni si tengono di giovedì da tempo immemore. Per trovare un’eccezione bisogna far tornare le lancette della storia indietro di quasi un secolo. Nel 1931 si votò martedì 27 ottobre il governo di unità nazionale guidato da Ramsay MacDonald. Sono state definite “le elezioni più sconvolgenti della storia del Regno Unito”. Fu l’ultima volta che un un partito (i conservatori) ricevette la maggioranza assoluta dei voti. Ed anche l’ultima elezione nel Regno Unito a non tenersi di giovedì.
Nel 2008 la commissione elettorale inglese si interrogò sull’opportunità di votare la domenica, come succede in gran parte d’Europa. La proposta finì in un nulla: non c’era infatti nessuna prova del fatto che il voto nel fine settimana potesse attirare più elettori. Anzi, si sottolineò che soprattutto chi abita in campagna avrebbe avuto più difficoltà a raggiungere i centri elettorali con i mezzi pubblici, senza contare le possibili obiezioni da parte di alcuni gruppi religiosi. E così, come da tradizione, anche quest’anno si voterà di giovedì.
In America si vota il martedì, in Olanda il mercoledì
Nel Regno Unito le elezioni sono il giovedì, mentre negli Usa il martedì e nei Paesi Bassi il mercoledì. In America fu scelto nel 1845 dal Congresso, per avere un unico data per tutti gli Stati (all’epoca erano solo 26). Per raggiungere i seggi occorreva in media un giorno. Così si escluse il lunedì, per evitare viaggi di domenica. Il mercoledì era il giorno dei mercati, il giovedì quello di lavoro più intenso per i contadini. Così si è scelto di votare il martedì dopo il primo lunedì di novembre, per non intaccare la Festa del Ringraziamento. In Olanda si vota di mercoledì per questioni di affluenza. Le elezioni non vengono organizzate fra venerdì e martedì per “motivi religiosi”. Fra i giorni rimanenti, il mercoledì è stato scelto anche perché è quello in cui le scuole elementari, dove viene montata la maggior parte dei seggi, chiudono alle 12.