Antifascismo da passerella, mentre non c’è una vera opposizione. Il leader del Partito comunista, Marco Rizzo, stronca la polemica sulla parata del 2 giugno, lanciata da Michela Murgia e cavalcata dal Partito democratico: “I veri partigiani si rivoltano nella tomba”. E Rizzo usa toni duri anche sulla difesa di Fabio Fazio: “Personaggio strapagato, si parla di lui e non della censura della Rai al referendum sul ripudio alla guerra”. Su Schlein ironizza: “Ce l’hanno mandata gli americani per far vincere Meloni per i prossimi 100 anni”.
Rizzo, l’opposizione ha contestato la parata del 2 giugno, cavalcando il post di Michela Murgia e ripreso da Roberto Saviano. Pensa che sia efficace?
È una polemica artata, in mancanza di una vera opposizione. È un antifascismo da passerella, da campagna elettorale con l’assenza di argomenti. I veri partigiani si rivoltano nella tomba. Il saluto di certi reparti militari non è il saluto romano, lo sanno tutti. Poi quegli stessi del Pd che ora parlano della parata del 2 giugno, in Europa equiparano il nazismo al comunismo.
Ma non rientra nel ruolo dell’opposizione la critica di certe, eventuali, azioni?
La vera opposizione si fa sulla politica estera, sulla sottomissione dell’Italia e sulla privazione della sovranità popolare. C’è poi il sistema economico e sociale che viene condizionato dall’Unione europea, dalla guerra, ai temi delle politiche green. C’è sempre una colpevolizzazione del popolo. È colpa del popolo anche se c’è l’inquinamento. Non funziona è accettabile questo modo di fare.
Proprio non la convince la critica alla parata del 2 giugno?
Questa sinistra è speculare alla destra. Quindi per marcare una differenza che non c’è, vanno a cercare delle cose pretestuose dal punto di vista storico.
E per la tv, vede a rischio il pluralismo in Rai dopo gli ultimi cambiamenti?
Stiamo parlando di personaggi strapagati come Fabio Fazio, punta di diamante di quel mainstream figlio del totalitarismo liberista e globalista. Quello che vedo è una censura totale sul referendum organizzato per il ripudio della guerra e il rispetto dell’Articolo 11 della Costituzione. La Rai non fa passare nulla. Mentre accade questo, certi soloni parlano di Fazio e Annunziata, che prenderanno altri posti. Ci sono due pesi e due misure.
Allora, ci spieghi, come si fa opposizione al governo Meloni?
Ma Meloni governa per cento anni, finché c’è Schlein che fa opposizione con le interviste su Vogue, parlando dei colori dei vestiti. Addirittura mi chiedo, un po’ ironicamente ma nemmeno tanto, se la provenienza statunitense di Schlein non sia un fatto voluto… mandata apposta per far vincere sempre Meloni.
Addirittura. Ma quindi, ripeto: Rizzo, come si batte la destra al governo?
Dobbiamo andare oltre il dualismo destra-sinistra, che sono due facce della stessa medaglia. Dobbiamo dire la verità. Dobbiamo dire che l’Italia deve essere un Paese libero e indipendente, che commercia con tutti: gli Stati Uniti, i Paesi dell’Europa, la Cina, l’India, la Russia, le nazioni africane. Insomma, un Paese che possa esprimere un concetto di multilateralismo non obbligato.
E invece ritiene siamo obbligati?
Bè, siamo obbligati a pagare il gas americano 4 volte tanto.
Arrivando all’attualità: si parla di Pnrr, controllo della Corte dei Conti. Cosa pensa Marco Rizzo del governo?
Per rispondere alla Corte dei Conti, Meloni ha detto che faceva le stesse cose che faceva Draghi. Ed è proprio questo il problema: è la confessione di una continuità al governo. Lei ha preso i voti perché era alle opposizioni a Draghi ed è stata eletta per questo. Bisogna dirlo.
Prima ha parlato di guerra. Tutti vorrebbero la pace, ma come si può far terminare il conflitto?
C’è stato detto che la guerra sarebbe finita in un mese, grazie alle sanzioni. Poi le sanzioni non sono bastate e bisognava inviare le armi difensive, che poi sono diventate armi offensive. E poi ancora: i cannoni, i carri armati, adesso addirittura gli aerei. Continuano a morire le persone e la guerra non finisce. È chiaro che la soluzione dell’invio delle armi è sbagliata. Di fatto siamo a un conflitto tra la Nato e la Russia. E l’Ucraina viene messa in mezzo. Se non capiamo questo punto, significa che vogliamo fingere di non vedere.