Perché leggere questo articolo? Sabato 23 marzo agli studios Tiburtina a Roma andrà in scena la reunion dei sovranisti di tutta Europa. Le difficoltà del momento – che potrebbero peggiorare dopo le Europee – spingono Salvini a chiamare a raccolta gli alleati europei. Ma chi verrà? Le Pen e Wilderts la scorsa volta hanno tirato il “pacco”. Basteranno i tedeschi di AfD a non far sfigurare il “Capitano”?
Da “Proletari di tutto il mondo” a “Sovranisti di tutta Italia” il passo non è breve. Ma il momento è critico, e Salvini deve tentare la carta della “pancia” per provare a scuotere la Lega in vista delle Europee. I sovranisti sono l’ultima spiaggia, ma il segretario deve correre questo rischio. La situazione è critica: con un’attualità sempre più marginale all’interno del governo e un orizzonte pericolante col rischio sorpasso di Forza Italia alle Europee. E allora vai col raduno dei sovranisti.
Lega precipita in Abruzzo? Salvini pensa ai sovranisti portoghesi
Domenica 11 marzo, Roma, interno notte. Alle 23:30, quando le votazioni per le elezioni regionali in Abruzzo si erano concluse da mezz’ora, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini esulta per risultato elettorale. Non quello della Lega o della destra a L’Aquila e a Pescara, ma quello di Chega, il partito dell’estrema destra portoghese che alle elezioni legislative ha ottenuto il 18 per cento e 48 seggi nel parlamento nazionale.
In un comunicato la Lega ha scritto: Matteo Salvini ha fatto i complimenti al leader portoghese André Ventura per il successo di Chega alle elezioni. “Risultato straordinario, soli contro tutti” ha sottolineato il segretario della Lega. Nello stesso momento il partito di Salvini risultava “doppiato” da Forza Italia, partito alleato al governo che rischia di relegare la Lega al gradino più basso del podio della coalizione. Come provare a risalire la china? Chiamando gli amici sovranisti di tutta Europa.
“Wind of Changes”: il gran galà dei sovranisti a Roma il 23 marzo
Il 23 marzo, a Roma, Salvini dovrebbe radunare nuovamente i sovranisti europei. Il gran galà della “famiglia” europea di Identità e Democrazia (ID) si era già tenuto a Firenze lo scorso 3 dicembre. Allora erano presenti – solo virtualmente, in videocollegamento – Marine Le Pen e il controverso vincitore delle elezioni olandesi, Geert Wilders, in passato non tenero con il nostro paese. A Firenze invece gli altri leader da tutta Europa, compreso quel Tino Chrupalla di Afd, il partito tedesco di destra radicale, con lo slogan “Free Europe”.
Ora è atteso il piatto forte, a tre mesi dalle Europee. Il 23 marzo nella Capitale andrà in scena – in quegli studios di Tiburtina in cui l’ultima formazione politica ospite è stato il Pd – la kermesse sovranista “Winds of change” alla quale parteciperanno esponenti di tutti i partiti collegati al gruppo Id, tra cui i francesi lepenisti di Rassemblement National e i discussi tedeschi di Afd.
Gli ospiti dei desideri di Salvini
La speranza è che il richiamo del voto convinca alla calata su Roma Marine Le Pen. La leader di Rassemblement national teoricamente avrebbe meno eurodeputati della Lega (18 a 23), ma il momento difficile fa sperare a Salvini nel soccorso sovranista di madame Marine. L’altra grande “figurina” che il “capitano” vorrebbe sfoggiare il 23 marzo è di casa nostra: il generalissimo Vannacci, che al momento sembra fare il vago. Per il momento, Salvini dovrà accontentarsi dei leader sovranisti d’Austria, Belgio, Danimarca, Estonia e il leader di Alternative fur Deutschland, Tino Chrupalla.