Come sfidare Beppe Sala, di colpo tornato imbattibile, dopo l’addio con stilettata di Gabriele Albertini? Pare che i papabili siano disorientati.
Salvini vuole una donna, il no di Daniela Javarone
E che Matteo Salvini abbia deciso di chiedere ai suoi contatti la disponibilità a correre. In particolare pare l’abbia chiesto alla filantropa Daniela Javarone. Ricevendone un diniego onorato: l’età per certe battaglie.
Albertini, Sala: giocata dura su Maurizio Lupi
Dopo il “no” di Gabriele Albertini al centrodestra meneghino per la candidatura a sindaco di Milano, anche gli altri papabili sono disorientati: il manager e comunicatore Roberto Rasia Dal Polo, il professore bocconiano Maurizio Dallocchio e l’ex ad di Telecom Riccardo Ruggero pare stiano ragionando sull’opportunità di esserci. Tutt’altro che scontata. Maurizio Lupi? Divisivo ma adesso è in pole. È lui peraltro, pare, il motivo della frecciata lanciata a mezzo stampa da Albertini stesso alla “sua” di squadra quando dice “Avrei voluto Sala come vice sindaco”. L’ex sindaco infatti non nutre una grande simpatia verso l’ex ministro e così, piuttosto che spianargli la strada, favorisce il competitor con un gesto che sembra fair play ma è una giocata dura, al limite del fallo nel campo del centrodestra.
Così sta prendendo forma un’idea che è quasi una resa su Milano. Contro Sala? Una candidatura debole, poco conosciuta, per perdere già al primo turno senza bruciare nessuno. E qualcuno già evoca accordi preventivi tra gli azzurri e l’attuale sindaco. Malignità, ma la debolezza è evidente.