Operai della TNT-Fedex in sciopero picchiati da bodyguard privati. È questa l’accusa con tanto di video che il sindacato Si Cobas muove a Milano contro il colosso della logistica TNT-Fedex e la società Zampieri Holding che affitta alla multinazionale delle spedizioni i magazzini in Italia.
I fatti sono avvenuti dallo stabilimento di San Giuliano Milanese. La tensione avviene mentre il sindacato di base – molto forte nella logistica – protesta contro la riorganizzazione industriale di Fedex in Italia che ha già portato alla chiusura dello stabilimento di Piacenza, all’internalizzazione ma a condizioni di lavoro peggiori dei lavoratori di Padova.
Sciopero TNT-Fedex, operai picchiati da bodyguard privati
Secondo quanto risulta a True-News da documenti e visure camerali in più occasioni gli operai della TNT-Fedex si sono imbattuti durante scioperi e proteste negli uomini della security privata della società SKP Global Intelligence. Sono guardie private di sicurezza reclutate dalla società (e vari rami d’azienda del gruppo: SKP Security, SKP Sorveglianza) controllata con il 30 per cento delle quote da Roberto Lombardi, 32 anni in polizia prima di darsi al privato, e con il 70 per cento da Luca Antonio Tartaglia, il bodyguard che intervenì a difesa di Silvio Berlusconi contro “l’altro” Tartaglia – in una casuale omonimia – quando venne scagliata la statuetta del Duomo contro il volto dell’ex premier.
La SKP, società di Global Intelligence
La SKP offre servizi che vanno dalla sicurezza privata degli stabilimenti, ronde, videosorveglianza fino a soluzioni di intelligence e all’anti-pirateria per le navi cargo che attraversano il golfo di Aden o l’Oceano indiano. Sarebbero assoldati non direttamente dalla multinazionale americana ma dalla proprietà dello stabilimento in uso a FedEx a San Giuliano milanese e Peschiera Borromeo (Zampieri holding).
Sono già stati denunciati nell’estate 2020 in procura a Milano per violenze occorse su lavoratori e sindacalisti nelle notti del 9-10 e 23 luglio con calci, pugni e, stando alla denuncia depositata, la pistola ad impulsi elettrici taser.
La loro presenza nell’ambito di vertenze sindacali addirittura fuori dalle mure dello stabilimento è un caso perché sarebbero autorizzate a intervenire solo forze dell’ordine su chiamata della Prefettura. Ma si inserisce in un quadro più ampio e globale nella logistica: come rivelato da Vice America pochi mesi fa pubblicando report e dossier esclusivi, dentro Amazon è emerso un lungo e a tratti ossessivo monitoraggio da parte della multinazionale di Jeff Bezos dei movimenti sociali e dei sindacati operanti in Europa attraverso la propria divisione di sicurezza interna ma anche ingaggiando agenzie di spionaggio private come la famigerata “Pinkerton”. In un documento riguardante l’Italia viene fatto esplicito riferimento alle attività dei Cobas fra i magazzinieri “noti per i modi di protesta più dirompenti e sovversivi”.
Solidarietà al Si Cobas e agli operai oggetti delle violenze è arrivata dalle sigle sindacali confederali pur contestando i metodi di protesta. “Le Segreterie Nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – hanno fatto sapere in una nota – stigmatizzano i gravi fatti di violenza accaduti nei pressi del magazzino di S. Giuliano Milanese gestito dalla Ditta Zampieri per conto del Gruppo FedEx/Tnt occorsi nella serata del 26 maggio 2021. E‘ del tutto inaccettabile che a fronte di manifestazioni sindacali, seppur discutibili, vengano organizzati gruppi di fantomatici volontari, facinorosi, con il solo intento di impedire i presidi dei lavoratori organizzati dai sindacati e scatenare risse e violenze nei confronti delle persone. Le Organizzazioni Sindacali dei Trasporti condannano ogni forma di violenza nella lotta sindacale, richiedono con ogni urgenza un intervento delle istituzioni preposte, ed altresì ritengono che la committenza, ovvero il gruppo FedEx, debba intervenire con altrettanta urgenza affinché tali fatti intollerabili non si debbano più ripetere”.
Nella politica messaggi arrivano da parte della sinistra radicale. “Esprimiamo la solidarietà ai lavoratori aggrediti ieri sera durante un picchetto a San Giuliano Milanese” scrivono Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea e Antonello Patta, responsabile lavoro del Partito. “Secondo quanto riferisce il SICobas i lavoratori FedEx di Piacenza che ieri sera erano in presidio davanti al magazzino Zampieri di San Giuliano Milanese hanno subito l’aggressione di bodyguard armati di mazze e pistole taser. I lavoratori del SI Cobas hanno mantenuto il presidio fino all’arrivo delle forze dell’ordine in assetto antisommossa. I lavoratori sono stati accerchiati e identificati dai 200 agenti. Ci domandiamo se siano state svolte indagini anche sui bodyguard. Le forze di polizia dovrebbero garantire agibilità del conflitto sindacale”.