Perchè potrebbe interessarti? Il senatore di Azione, candidato alle elezioni del 25 settembre, Matteo Richetti è coinvolto in una storia intricata di accuse, denunce di stalking e violenza. Di cui risulta sia vittima che autore. Oggi True-News mostra i messaggi minatori ricevuti dal senatore.
“Sono stato vittima di stalking, hanno offeso i miei cari”. Riprende oggi con le denunce di Richetti l’intricata storia che coinvolge il candidato al Senato di Azione, e una ragazza che, dalle pagina di Fanpage, ha accusato il senatore “di aver abusato di lei il 16 novembre del 2021 nel suo ufficio vicino a Palazzo Madama. Secondo il quotidiano Domani, venuto in possesso di un documento firmato dalla pm Alessia Natali, a Roma dal 2001 è aperto un procedimento giudiziario contro ignoti. Vittima è proprio Richetti.
Le offese della donna: “Sei un malato di testa, hai un disturbo di personalità”
Che oggi Richetti ha denunciato un sms ricevuto sul suo telefono il 19 novembre 2021 nel quale una asserita donna lo accusa di nefandezze di ogni genere. True-News.it ha potuto visionare gli screenshot dei messaggi rivolti dalla donna al Senatore e consegnati alla Polizia. Nel lunghissimo messaggio, la donna considera Richetti “uno schifoso, un malato di testa”. E ancora, probabilmente in preda alla gelosia scrive: “Mi baci e mi tocchi e poi continui a tenerti accanto questa pazza portandotela dietro al guinzaglio addirittura all’estero dopo avermi mentito dicendo che non lavorava più con te perché non la volevi più vicina”.
La donna inveisce: “Sei una persona con un disturbo di personalità”. Ingiurie che sarebbero finite anche sui social come da screenshot inviati da Richetti alle forze dell’ordine.
La vicenda
Tutto ha inizio il 29 novembre 2021 quando Richetti si reca alla polizia postale di Roma per presentare una denuncia contro ignoti. Il senatore racconta alla polizia che sul suo profilo Facebook, quattro giorni prima, sotto una foto che lo ritrae insieme a ragazzi del suo staff, compare un commento durissimo dove Richetti viene apostrofato con frasi ingiuriose (fra le altre “omm ‘e merda, te devono arrestà”) e viene anche tirata in ballo una militante di Azione definita “schiava sessuale”. Il tono del post è violento, ed è lo stesso utilizzato dalla medesima utente il 28 novembre in un commento postato addirittura sul profilo della figlia di Richetti. Sempre a quanto riportano oggi le agenzie di stampa, la situazione degenera perché la misteriosa signora non si fa scrupolo di attaccare tutta la famiglia del senatore con frasi obiettivamente non riportabili. Sempre il 28 novembre lo staff di Azione segnala un commento ingiurioso della stessa utente, che si firma con nome falso. Anche qui frasi sconnesse, gravi accuse, e insulti alla collaboratrice citata nei precedenti commenti. Persino il fratello della militante, secondo quanto Richetti acconta alla polizia, il 27 novembre viene preso di mira con post altrettanto violenti.