Manca ormai meno di una settimana allo stop dei sondaggi elettorali per la par condicio. In un’elezione che sembra già decisa non mancano però le sorprese. Su tutte, la risalita del Movimento 5 stelle. L’aumento dei consensi del partito di Giuseppe Conte, soprattutto tra gli elettori di sinistra, è la novità che emerge dagli ultimi sondaggi. Una crescita che sembra trainata dal leader. Così mostra l’indice di gradimento di Conte, fotografato dall’ultimo sondaggio SWG.
Conte dietro Meloni nell’indice di gradimento
Swg ha sondato l’indice di gradimento nei confronti dei leader politici tra la fine di agosto e inizio settembre. Giorgia Meloni è, come ampiamente prevedibile, davanti a tutti gli altri candidati. In testa col 30 per cento di attestati di fiducia. Dietro di lei arriva la sorpresa: al secondo posto nella rilevazione si piazza Giuseppe Conte. L’ex premier ottiene il 23% di indice di gradimento. Un ritorno del leader del Movimento 5 stelle a Palazzo Chigi suscita meno timori, rispetto ad altri candidati.
Nel sondaggio SWG, quasi un italiano su 3 esprime paura all’idea di Meloni o Salvini premier; il dato scende al 19% per Giuseppe Conte. Il possibile Presidente del Consiglio più apprezzato è quello in carica e dimissionario: Mario Draghi premier suscita “soddisfazione o speranza” nel 42% dei sondati. Mentre Enrico Letta e Carlo Calenda generano “indifferenza”: al 37% per il segretario dem e al 40% per il leader di Azione.
Conte piace più di Berlusconi e Calenda
L’indice di gradimento nei confronti dei front runner del centrosinistra e del terzo polo è nettamente inferiore a quello di Giorgia Meloni. Letta piace al 22% delle persone interpellate; Calenda solo al 15%. Completano il quadro dei leader Salvini ha un 22 punti di indice di gradimento, Berlusconi 17.
Stando alla rilevazione di SWG, la figura più credibile come alternativa ai conservatori sembrerebbe dunque Giuseppe Conte. Gli ultimi sondaggi danno il Movimento a ridosso della Lega di Salvini, da cui è sperata da solo o,2 punti: 11,9% a 12,1%. Gli alleati sono il vero potenziale pericolo che corre Giorgia Meloni. Forza Italia (6,7%) subisce il sorpasso nei sondaggi da Azione (7,2%).
Incognita astensione
E poi c’è l’incognita astensione. Soltanto il 62% degli elettori andrà a votare sicuramente, molti non hanno ancora fatto una scelta. Se il 7% è già certo di non andare a votare, il dato del 31% di indecisi può alterare gli equilibri. I sondaggisti vanno avanti a ripetere che saranno decisive le ultime settimane prima del 25 settembre.