Perché leggere questo articolo? Il progetto di Keir Starmer per mettere al bando gli spot di patatine e bibite gassate in modo da combattere l’obesità in Gran Bretagna sta generando polemiche. La crociata per la Sanità pubblica e le accuse di “Stato bambinaia”.
Starmer vs. cibo spazzatura. Prima di scendere in politica, l’attuale premier britannico è stato un avvocato di grido. Qualcosa della professione forense e dello spirito umanitario (per anni ha esercitato come difensore dei diritti umani) è rimasto nell’attuale inquilino di Downing Street. Keir Starmer si è lanciato in una crociata contro il cibo spazzatura. Di per sé nulla di male, ma le modalità scelte dal premier britannico per affrontare una delle principali cause di obesità nel Paese hanno suscitato critiche. E accusi di puritanesimo o di “Stato bambinaia”.
Starmer contro il cibo spazzatura
Divieto di pubblicità e limiti di età. Nell’ambizioso progetto di Keir Starmer il cibo spazzatura (in inglese “junk food”) verrà quasi equiparato ad alcolici e sigarette. Tra le misure previste in soccorso del Servizio Sanitario Nazionale che i ministri di Sua Maestà stanno elaborando ci sono progetti per vietare la pubblicità di cibo spazzatura e impedire ai bambini di acquistare bevande energetiche ad alto contenuto di caffeina.
Il governo Starmer ha annunciato una stretta contro il cibo spazzatura, che prevede il bando delle pubblicità in televisione di prodotti “junk food” prima delle 21:00. Online il divieto sarà totale per cibi ad alto contenuto di grassi, sale e zucchero. Entrambe le misure, che mirano a contrastare l’obesità infantile, entreranno in vigore tra un anno.
Il criticato piano anti-junk food
Il problema, però, parte dalla definizione stessa di “junk food”. L’etichetta di cibo spazzatura è controversa, in quanto include ogni prodotto ad alta concentrazione di sale, zucchero o grassi e dunque potrebbe riguardare le bibite gassate, la cioccolata e le patatine. Ai ban pubblicitari si aggiungono altri provvedimenti del governo Starmer non solo contro il cibo spazzatura.
Ai minori di 16 anni sarà proibito l’acquisto di bevande energetiche, troppo ricche di caffeina e zucchero. Nelle scuole materne sarà introdotta una supervisione nell’uso dello spazzolino. Infine, il governo laburista prevede di presentare una legge più restrittiva contro tabacco e sigarette elettroniche. L’obiettivo è di estendere il divieto di fumo anche a pub e birrerie all’aperto.
La crociata anti-cibo spazzatura del “puritano” Starmer
A spingere Starmer nella crociata anti-cibo spazzatura è la crisi Servizio sanitario nazionale. Nel Regno Unito oltre il 25% della popolazione è obeso, con un impatto stimato dalla Corte dei conti britannica in 100 miliardi di sterline all’anno. La destra britannica già insorge e parla di tentazione autoritaria, in Gran Bretagna lo chiamano “Nanny State”, Stato bambinaia. Ma le critiche a Starmer piovono anche da ambienti progressisti. Il Financial Times colloca il premier laburista nel solco dei Roundheads, le “teste rotonde”, i Puritani di Cromwell al tempo della guerra civile del Seicento (in opposizioni ai Cavalieri, gli aristocratici gaudenti e donnaioli di cui sarebbe erede un tipo come Boris Johnson). Dunque austerità, rigore, morigeratezza e anche una certa dose di masochismo. Ci attende una Gran Bretagna seriosa, triste e pessimista, modellata sulla figura del suo premier.