Perché leggere questo articolo: Per capire come Sanremo sia diventato un festival sempre meno musicale e sempre più politico. Oggi d’opposizione, per la precisione. E dunque sempre meno nazionalpopolare.
Nonostante il record di ascolti, ottenuto in termini di audience nel contesto di un calo degli spettatori totali, Sanremo non unisce più l’Italia. Anzi, il 54,6% degli italiani ritiene che il Festival di Sanremo oggi sia peggiorato rispetto a quello degli scorsi decenni. È quanto emerge dal sondaggio settimanale di Termometro Politico realizzato tra il 7 e il 9 febbraio 2023.
Sanremo, la maggioranza assoluta non approva
Sanremo insegue il “mondo” ma sembra una stagione politica indietro. Del resto, il 41,1% critica la scelta di destinare più spazio ai messaggi politici. Una quota molto simile a quella, il 43,7%, che secondo Termometro Politico affida la sua fiducia al presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Alla cui opposizione molti ospiti si sono esplicitamente (Fedez) o implicitamente (Paola Egonu) schierati. Il 13,5% dei rispondenti ritiene che la musica sia di livello inferiore non essendoci più i grandi interpreti di una volta.
L’11,6% lo preferisce invece rispetto alle passate edizioni proprio perché riscontra maggiore attenzione verso i temi di attualità e sociali. Un ulteriore 10,6% lo trova migliorato sul piano della musica, più moderno e vicino ai giovani. Oltre un quinto dei rispondenti, il 23,2% del totale, invece è incerto.
La Costituzione? Per gli italiani non è applicata
Schiacciante invece la maggioranza sul monologo costituzionale di Roberto Benigni, che per il 49,9% degli intervistati parla di una Carta che non è applicata come dovrebbe.
Un’ulteriore 11,9% invece ritiene che la Costituzione sia da migliorare anche laddove non è ancora pienamente applicata. Poco più di un terzo degli intervistati, il 34,2% in tutto, ritiene che la Costituzione sia ottima e applicata, per circa il 21% migliorabile in alcuni punti.
La Riviera di Ponente, trincea della Sinistra
Per gli analisti dell’Osservatorio Globalizzazione Sanremo è un festival “di opposizione” che, legittimamente, rappresenta più la comunità degli artisti che i sentimenti di fondo del Paese. Il pubblico di riferimento degli ospiti del festival è in larga parte identificato in quel ceto medio riflessivo e progressista che troppo spesso il centrosinistra ha identificato come “Il Paese” per antonomasia.
La sinistra “colta” ha perso la sua progettualità politica senza aver perso l’egemonia culturale. Ma non ha più un sistema coerente di pensiero che la guidi, se non nell’esausto esercizio in favore dei diritti individuali da una parte e della forbita critica al neoliberalismo dall’altra. E elevare a interpreti gli esponenti di un ceto elevato dello star-system ne segnala il testacoda. Ha perso così anche gli interlocutori, la gente comune nell’accezione mediana che è l’unica che conta come “massa critica”. E se si vuol trasformare il sistema sociale, se non si ha massa critica, non si va da nessuna parte.
La partizione “destra-sinistra” o “molti – pochi” in termini di potere sociale e politico non è affatto morta, tesi surreale che fa il pari con quella della “fine della storia”. Risulta sede vacante in attesa di interpreti, con la parte progressista che crede possibile innalzare a santini di opposizione coloro che parlano nel mainstream mediatico per eccellenza a Sanremo. Tutto secondo programma: e l’ennesimo festival delle polemiche, en passant, è stato assicurato. Tutto questo al netto della surreale vicenda dell’invito/non invito a Volodymyr Zelensky.
Per approfondire: Che fine ha fatto la Sinistra? – Osservatorio Globalizzazione
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True Data è il nuovo approfondimento settimanale di True News, in collaborazione con Termometro Politico e Osservatorio Globalizzazione. Ogni settimana partiremo da una tematica di attualità nel nostro paese. Lo approfondiremo a livello demoscopico – con un sondaggio realizzato ad hoc – e a livello internazionale – con i dossier dei nostri analisti. Vi aspettiamo ogni venerdì, con il sondaggio di Termometro Politico, l’analisi di Osservatorio Globalizzazione e i contenuti multimediali di The Pitch, coordinato dalla rete di True News.