Perché leggere questo articolo? Le presidenziali statunitensi del 2024 vedranno nuovamente la sfida tra Biden e Trump. Giorgia Meloni, storicamente più vicina alle posizioni del tycoon, pare però aver instaurato un rapporto di amicizia con il candidato democratico. Come si comporterebbe la premier se dovesse vincere Trump? Deciderebbe di allinearsi col suo alleato Salvini e supportare Trump o non riuscirà a tradire la fiducia del suo “amico” Biden? E se poi nel frattempo la sinistra dovesse tornare al governo in Italia, quali rapporti si instaurerebbero con gli Usa? Ci sono già dei precedenti, da Gentiloni a “Giuseppi” Conte…
Ormai è ufficiale, la sfida per le elezioni presidenziali del 2024 sarà la stessa del 2020. Trump vs Biden, niente di diverso da 4 anni fa. Le domande ora sorgono spontanee, cosa cambierà nei rapporti Italia-Usa se dovesse essere riconfermata la presidenza di Biden? Ma soprattutto, se Trump dovesse riuscire a superare il suo avversario democratico, come reagirà Giorgia Meloni ora che pare abbia instaurato un buon rapporto con Biden suggellato dal caloroso incontro alla Casa Bianca? Cosa succederebbe poi nell’eventualità che il centrosinistra dovesse tornare al governo in Italia e trovasse il famoso imprenditore come inquilino della White House?
Meloni vs Salvini: tensioni nel centrodestra sul candidato da supportare
Gli scontri all’interno della maggioranza sul candidato da supportare in vista delle elezioni di novembre sono evidenti. Giorgia Meloni, all’inizio critica nei confronti della sinistra statunitense, sembra ormai aver instaurato un ottimo rapporto col presidente Usa. “Giorgia, mia grande amica”. Questa la calorosa accoglienza del primo ministro italiano in visita a Washington DC. Il rapporto amichevole tra i due è stato testimoniato dalla foto del bacio in fronte di Biden a Meloni. “Cocca di Biden e voltafaccia” è stato il duro attacco di Fox News, rete vicina ai repubblicani, nei confronti di Giorgia Meloni. D’altro canto, Salvini continua ad elogiare Trump sui suoi social. “Cambiamento in arrivo!”, questo l’ultimo dei commenti del segretario della Lega sull’ascesa del tycoon. Ora che la sfida tra Trump e Biden è confermata, ci sarà unità nel centrodestra in supporto al candidato del GOP?
Il centrosinistra se dovesse vincere Trump
L’interrogativo rimarrebbe anche nel caso in cui alle prossime elezioni dovesse vincere il centrosinistra. Anche se il governo Meloni dovesse rimanere stabile fino alla fine, nel 2027 gli italiani sarebbero richiamati alle urne. Il mandato del prossimo presidente degli Stati Uniti terminerebbe invece nel 2028. Siamo nel campo della pura speculazione, ma la domanda può essere posta. E se alle prossime elezioni dovesse vincere la sinistra? Come si comporterebbe l’eventuale nuovo governo di fronte al Trump bis?
I precedenti: Gentiloni e “Giuseppi”
Non sarebbe la prima volta che un governo di sinistra si trova a che fare con Trump. Già Gentiloni nel 2017 fece visita alla Casa Bianca, a pochi mesi della vittoria del presidente statunitense contro la democratica Clinton. L’accoglienza dell’allora primo ministro italiano fu definita dai media come “calorosa“. Ma non solo. Poco più recente è l’incontro con Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle dopo qualche giorno avrebbe formato il suo secondo governo in alleanza con il centrosinistra. In un tweet – in cui erroneamente aveva chiamato Conte “Giuseppi” – Trump l’aveva definito “un uomo molto talentuoso che spero rimarrà Primo Ministro“. Questo commento ha rappresentato uno smacco al suo più grande supporter in Italia, Salvini, che invece chiedeva un ritorno alle urne dopo la caduta del governo Conte I che lo vedeva protagonista.
Conte si prepara al ritorno del suo “amico” Trump
Conte prima e Meloni dopo. I due presidenti del Consiglio italiani ci tengono a coltivare i loro rapporti con gli inquilini della Casa Bianca. Anche se forse ci si aspettava il contrario. Conte, da anni più vicino alla sinistra dopo l’esperienza del Conte I, vede in Trump un ottimo partner. Lo stesso Trump che poco prima delle elezioni del 2022 chiese ad un giornalista italiano come stesse andando “il suo amico Giuseppe“. Un’ulteriore frecciata a Salvini l’ha data sempre in quell’occasione quando, alla domanda su cosa pensasse del leader della Lega, ha risposto “Non lo so. Però Conte è davvero una gran brava persona”. Insomma, un’insolita amicizia quella tra il tycoon e Conte che supera le differenti vedute politiche. Lo stesso leader del M5S pare si stia preparando allo storico ritorno di Trump alla Casa Bianca. “Fra sei mesi con Trump presidente c’è la possibilità che cambi tutto”.
E ora Giorgia cosa farà?
D’altro canto, appena formato il governo Meloni, ci si aspettava un completo scetticismo della nuova presidente del consiglio nei confronti di Biden. Così non è stato. Il rapporto amichevole fra i due presidenti durante l’incontro del primo marzo ha lasciato molti sostenitori statunitensi del partito repubblicano con l’amaro in bocca. “Se si fosse comportata come il popolo italiano l’ha scelta per essere, non sarebbe stata vista neanche lontanamente vicino a Joe Biden”. Questo il commento di Fox News.
Ora che la sfida entra più nel vivo, bisogna capire come si comporterà Meloni. Supporterà il candidato con le idee politiche più vicine alle sue allineandosi quindi a Salvini o invece continuerà a mostrare fedeltà al suo “grande amico” a cui però in passato non ha riservato parole particolarmente felici?