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Ucraina, la guerra più social di sempre

Ucraina guerra unione europea

Perché leggere questo articolo? Disinformazione, propaganda e fake news nella guerra russa in Ucraina, il più grande conflitto dall’avvento di smartphone e social media.

Disinformazione e propaganda sono da sempre pilastri della guerra. Strumenti che sono stati potenziali esponenzialmente dal mondo digitale nella guerra in l’Ucraina, il più grande conflitto che il mondo abbia mai visto dall’avvento degli smartphone e dei social media. La guerra in Ucraina può essere considerata come la prima, vera guerra open-source della storia. I social raccontano la guerra, ma hanno anche un ruolo attivo nel conflitto.

La guerra social della Russia in Ucraina

Lo hanno da addirittura prima che la guerra cominciasse. I rapporti sul traffico stradale di Google Maps hanno permesso agli analisti di identificare un forte concentramento di mezzi russi al confine con l’Ucraina la notte del 24 febbraio 2022. Hanno così previsto di ore l’avvio dell’invasione da parte di Mosca.

Secondo Andriy Kovalenko, capo del Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, una branca del Consiglio per la sicurezza nazionale, prima della battaglia di Kharkiv, i russi hanno svolto un bombardamento telefonico e un blitz sui social media mentre le truppe russe avanzavano. Secondo i dati raccolti dal Centro, il numero medio di post sui social media classificati come disinformazione di guerra dalle autorità ucraine è salito a oltre 2.500 al giorno quando è iniziata l’offensiva di Kharkiv a maggio, rispetto ai 200 al giorno di marzo. Il capo del CCD ha dichiarato alla Reuters che l’intelligence ucraina ha valutato che le campagne di disinformazione sono state condotte principalmente dal servizio di sicurezza FSB e dall’agenzia di intelligence militare russa, comunemente nota come GRU.

La guerra social sui due fronti

Anche Mosca ha accusato l’Ucraina e l’Occidente di aver scatenato una sofisticata guerra dell’informazione contro la Russia. Il tramite sono i principali social media, le pubbliche relazioni e le risorse tecnologiche dell’Occidente per diffondere narrazioni false e parziali sulla Russia e sulla guerra. I vertici del sistema di sicurezza ucraino riconoscono che il Paese ha utilizzato campagne online nel tentativo di accrescere il sentimento anti-guerra tra la popolazione russa.

Un funzionario della sicurezza in Ucraina, intervistato da Reuters, ha confermato che dall’invasione russa nel 2022 l’intelligence di Kiev ha chiuso 86 bot farm russe situate in Ucraina. Controllavano complessivamente 3 milioni di account sui social media con una stima di 12 milioni di persone. Strutture in grado di creare banche dati pieni di account falsi ogni giorno sui social network per diffondere informazioni false. Gli ucraini sono particolarmente vulnerabili alla disinformazione digitale: secondo uno studio commissionato da USAid nel 2023, più di tre quarti della popolazione si informa sui social media, molto più di qualsiasi altra fonte di informazione.

La guerra in Ucraina si combatte su TikTok e Telegram

I campi di battaglia dove si combatte la guerra più intensa per l’Ucraina TikTok e Telegram. Entrambi sono ampiamente utilizzati in Ucraina. A inizio 2024 TikTok hachiuso circa 30 dei 90 account che l’Ucraina aveva segnalato come diffusori di disinformazione affiliati alla Russia. Immediatamente, però, nuovi account spuntano per sostituire quelli rimossi. TikTok ha dichiarato a Reuters che le sue linee guida proibiscono contenuti falsi o fuorvianti, aggiungendo di aver chiuso 13 reti di influenza segrete operanti dalla Russia negli ultimi anni. Telegram ha affermato che sta sviluppando uno strumento per aggiungere informazioni verificate ai post.