Autorizzazione e prolungamento della partecipazione di personale militare italiano ai dispositivi della Nato fino al 30 settembre 2022, cessione di mezzi ed equipaggiamento militare all’Ucraina e potenziamento dell’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri. Sono questi i punti all’ordine del prossimo DL Ucraina del governo Draghi.
Dl Ucraina: l’impegno italiano nella Nato
Nella bozza che sta circolando in questi minuti, destinata alla Commissione Difesa con ogni probabilità lunedì 28 febbraio, Roma ha in mente di autorizzare fino al 30 settembre 2022 la partecipazione di personale militare alle iniziative della Nato per l’impiego della forza ad elevata prontezza denominata Very High Readiness Joint Task Force (VJTF). Il personale militare italiano andrà a potenziare i diversi dispositivi dell’Alleanza Atlantica: il dispositivo per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza; quello per la sorveglianza navale nell’area sud della Nato e nel Mediterraneo (in particolare la missione Sea Guardian), la presenza tricolore in Lettonia (denominata Enhanced Forward Presence) e l’Air Policing per la sorveglianza dello spazio aereo dell’Alleanza, che già conta su 260 uomini e 12 mezzi aerei fra cui gli F-35.
Gli oneri finanziari sono stimati complessivamente ammontato in 153,4 milioni di euro per l’anno 2022 e altri 21 milioni per l’anno 2023.
Dl Ucraina: mezzi ed equipaggiamenti a titolo gratuito a Kiev
Lo schema di decreto e dei punti che verranno discussi a Palazzo Chigi prevede anche la cessione di mezzi ed equipaggiamenti militari di protezione non letali e a titolo gratuito al governo di Kiev fino a un controvalore di 12 milioni di euro. Viene prevista la semplificazione delle procedure per gli interventi di assistenza o di cooperazione in favore della nazione est europea, con l’esclusione delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.
Un milione all’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri
Il governo italiano inoltre deciderà di potenziare la funzionalità e la sicurezza degli uffici e del personale diplomatico e amministrativo all’estero. In particolare all’Unità di crisi della Farnesina, attività già nelle ore dell’invasione russa nei contatti con i cittadini italiani in Ucraina, andrà un milione di euro aggiuntivi nel 2022.
Dl Ucraina, le misure per le ambasciate
Per il potenziamento invece generale degli uffici all’estero e del relativo personale la dotazione finanziaria delle ambasciate e degli uffici consolari aumenta di 10 milioni di euro per l’anno 2022. Risorse con cui il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale è autorizzato a pagare vitto e alloggio del personale e dei cittadini, che, per ragioni di sicurezza, sono ubicati in locali indicati dal Ministero o dal capo della rappresentanza diplomatica o dell’ufficio consolare.