Rallenta l’arrivo di profughi ucraini in Italia tanto che, secondo fonti del Ministero dell’Interno raccolte da true-news.it, gli hub previsti da alcune regioni del Nord Italia, come il Veneto, sono stati messi in stand-by.
Profughi diretti in Nord Europa
Molti profughi, in fuga dalla guerra in Ucraina, non si fermeranno in Italia. Ma preferiranno – secondo rilevazioni del Ministero degli Interni – le mete del Nord Europa, come la Germania, per questioni logistiche e di vicinanza alle famiglie. In Italia giungeranno solo le unità assegnate dall’Unione Europea. Pertanto l’emergenza si fa sempre più lontana. Alcune regioni, come il Veneto, in base alla previsione di arrivo di un numero compreso tra i 500 e i 700mila profughi, stavano provvedendo ad allestire grandi aree per l’accoglienza e il successivo smistamento dei rifugiati. Ma, dopo il rallentamento del flusso, le stanno mettendo in stand-by.
Rallenta l’afflusso
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in audizione al Comitato Schengen, ha riferito di un rallentamento del flusso dei profughi ucraini verso l’Europa: si è passati da 200mila a 40mila al giorno. In Italia, alla data di martedì, sono 75mila. Di questi 5.600 sono inseriti nei sistemi d’accoglienza Cas (5.300 persone) e Sai (299). La titolare del Viminale ha precisato che, per quanto riguarda le persone arrivate in Italia, si tratta “di donne e bambini che solo in piccola parte hanno fatto ricorso ai sistemi di accoglienza potendo disporre di un’autonoma sistemazione presso la comunità ucraina”. Le domande di protezione sono state finora circa 750.
Lamorgese: “Numero inferiore riflette speranza di rientro in Ucraina”
Il numero inferiore riflette – secondo Lamorgese – ” la speranza degli ucraini di rientrare in patria al termine delle ostilità”. “Per attuare – ha proseguito – la decisione europea sullo status dei profughi dall’Ucraina è stato adottato ieri dal presidente Draghi il Dpcm alla luce del quale procederemo per il rilascio a titolo gratuito dei permessi di soggiorno per protezione temporanea ai cittadini ucraini residenti in Ucraina prima del 24 febbraio 2022 e ai loro familiari. Il permesso di soggiorno sarà rilasciato anche agli apolidi e ai cittadini di paesi terzi che beneficiano di protezione internazionale in Ucraina dove risultavano residenti prima da prima del 24 febbraio scorso e che non possono tornare in condizione di sicurezza nella propria regione o Paese di origine”.