Perchè questo articolo dovrebbe interessarti? Ci tocca ripeterci: il Gran Giurì è davvero inutile. L’esito della sua convocazione nei casi Meloni vs Conte e Balboni vs Boccia lo conferma. E se per vedere ristabillità la propria onorabilità oltraggiata i parlamentari ricorressero ad un altra antica e nobile istituzione: quella del duello?
Ci tocca tornare sul luogo del delitto. E’ stato di nuovo evocato il Gran Giurì. Ed ancora una volta se ne conferma l’inutilità. L’ultimo caso in ordine di tempo è quello che ha visto contrapposti Alberto Balboni, presidente della commissione Affari costituzionali al Senato ed esponente di Fratelli d’Italia, ed il capogruppo del Pd Francesco Boccia. Il primo aveva chiesto la convocazione del Giurì d’onore dopo alcune frasi molto critiche del secondo sulla sua conduzione della commissione.
Balboni vs Boccia: La Russa scongiura il Gran Giurì
Queste le parole pronunciate da Boccia: “Nessuno di noi può dire: qui comando io e si fa come dico io, perché tale comportamento non appartiene alla stagione repubblicana e io non vorrei che fosse l’ennesima dimostrazione di una insofferenza alle regole, l’ennesima dimostrazione di un’insofferenza verso un modello che noi continuiamo a difendere”. Già il giorno dopo il dem aveva provato a chiarire che la sua era una semplice “contestazione politica”, per quanto magari ruvida. Ma Balboni era parso irremovibile a voler convocare il Gran Giurì contro Boccia. Sino all’incontro pacificatore di martedì 13 febbraio negli uffici del presidente del Senato Ignazio La Russa. Che al termine ha dichiarato: “C’è stato un colloquio amichevole dove Boccia ha confermato di non aver detto la frase incriminata. Era una critica politica. Sicuramente non è vera perché Balboni ha un atteggiamento meraviglioso”. Il Gran Giurì? “Penso che non verrà convocato”.
Il Gran Giurì Conte-Meloni? Si è risolto in un nulla di fatto
Negli stessi giorni in cui Boccia oltraggiava l’onorabilità di Balboni, giungeva a grottesca conclusione la precedente convocazione del Gran Giurì. Quella di Giuseppe Conte contro Giorgia Meloni. Rea di aver accusato l’ex premier di aver fatto firmare nel 2021 la riforma del trattato del Mes quando il suo governo era dimissionario e contro il mandato del Parlamento. Accuse infondate secondo il leader pentastellato. Il Gran Giurì però alla fine non si è espresso: il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha sciolto la commissione dopo la decisione di due suoi componenti, Vaccari e Zaratti, di abbandonare i lavori. Il motivo? Sarebbe venuta meno l’imparzialità della commissione, che avrebbe portato ad una ricostruzione documentale tendenziosa e ad una “interpretazione di parte” della vicenda. E così, dopo una prima riunione e le audizioni di Conte e Meloni, tutto si è risolto in una bolla di sapone. Tutto tempo sprecato.
Una modesta proposta ai nostri parlamentari: reistituiamo il duello
E si torna così al nostro assunto di partenza. Se i parlamentari ritengono lesa la loro onorabilità dai propri colleghi (questo, ricordiamolo, quello che il Gran Giurì è chiamato a giudicare), invece di scomodare altri colleghi togliendo loro tempo ed energie che meglio sarebbero spesi altrove, perchè non si danno appuntamento in qualche circolo di tiro al bersaglio romano per risolvere la faccenda da veri galantuomini con un nobilissimo duello?