Si chiama Inflation Reduction Act ed è il frutto di un lungo percorso. Ben più lungo dei mesi di trattative che hanno permesso il passaggio del piano in Senato. Alle spalle ci sono 50 anni di discussioni e dichiarazioni d’intenti. Da quando nel 1969 Patrick Moynihan, consigliere del presidente Richard Nixon, scrisse un promemoria sugli impatti del cambiamento climatico: “Goodbye New York, Goodbye Washington“. Fino al Build Back Better, l’enorme piano annunciato da Biden a inizio mandato e mai approvato. Ieri gli Stati Uniti hanno fatto un passo avanti senza precedenti da 740 miliardi per clima, sanità e fisco.
Inflation Reduction Act
Il Senato ha approvato domenica una legge per l’investimento federale più importante nella storia della lotta al cambiamento climatico; per abbassare il costo dei farmaci da prescrizione; e un grande intervento in materia fiscale.
Il disegno di legge è stato approvato al Senato con 51 sì e 50 no (tutti i repubblicani). Decisivo il voto della vicepresidente Kamala Harris per rompere lo stallo. Un voto che rappresenta un’importante vittoria per Joe Biden a tre mesi dalle elezioni di metà mandato. In settimana il testo passerà all’esame della Camera dei rappresentanti, dove la ratifica sembra scontata.
La versione ridotta del Build Back Better
L’Inflation Reduction Act è infatti la versione ridotta del “Build Back Better Act”, l’iniziale ambiziosissimo piano di misure proposto da Biden ma mai approvato, che valeva 3.500 miliardi di dollari.
Prevede un investimento da circa 300 miliardi di dollari per misure di riduzione del deficit (cioè tra il disavanzo annuale tra entrate e uscite dello stato) e dell’inflazione.
Un bazooka per il clima
La misura, che fino a poche settimane fa sembrava naufragare tra le divisioni democratiche, inietterebbe oltre 370 miliardi di dollari in programmi per il clima e l’energia.
Complessivamente, il disegno di legge potrebbe consentire agli Stati Uniti di ridurre entro la fine del decennio le emissioni di gas serra di circa il 40% rispetto ai livelli del 2005.
Intervento sanitario
I Democratici conseguono un obiettivo di vecchia data: ridurre i costi dei farmaci da prescrizione. Il pacchetto prevede 64 miliardi di dollari per compensare l’aumento dei costi della sanità ed estendere la copertura sanitaria. Consente per la prima volta a Medicare di negoziare direttamente i prezzi dei farmaci e limita a 2mila dollari l’importo che i beneficiari pagano di tasca propria per i farmaci ogni anno.
La misura estenderebbe anche per tre anni sussidi premi maggiori per la copertura sanitaria per le persone a basso e medio reddito. E verrebbe pagato con sostanziali aumenti delle tasse, principalmente sulle grandi società, inclusa l’istituzione di un’imposta minima del 15% per le società e l’imposizione di una nuova tassa sui riacquisti di azioni delle società.
Un risultato per Biden
Il passaggio della misura è stata una grande vittoria per Biden e i Democratici; che stanno combattendo per mantenere la loro sottile maggioranza alla Camera e al Senato nelle elezioni del Congresso di medio termine di novembre. Di fronte all’opposizione unanime dei repubblicani, che hanno usato l’ostruzionismo per bloccare molti elementi della loro agenda interna, i democratici hanno sfruttato appieno le regole speciali di bilancio del Senato per forzarne il più possibile con il sostegno di tutti i 50 membri del loro caucus.