Perché leggere questo articolo? Il generale Vannacci, sotto inchiesta per truffa e peculato, si è preso un avvocato. Dalla Lega parlano di giustizia a orologeria. Pare che il generale abbia già firmato un accordo segreto (con tanto di fideiussione) con il partito di via Bellerio.
Il tempo può fare tante cose: sistemare o distruggere. Nel caso di un processo può dare ragione o torto. Per quanto riguarda la vicenda di Roberto Vannacci, già generale e in procinto di diventare europarlamentare, però il tempo – o meglio le tempistiche – destano sospetti. Il fatto che non una, ma due procure inizino a indagare sull’autore del bestseller “Il mondo al contrario” fa quantomeno sorgere qualche dubbio. Il diretto interessato nicchia. “L’inchiesta su di me? L’ho letta stamattina e non commento ispezioni di servizio“. Al suo posto commenta il legale, Giorgio Carta.
L’avvocato: “Vannacci come Galileo”
“L’unica istigazione fatta è alla riflessione e alla lettura. Nessuna istigazione all’odio“. E’ quanto afferma l’avvocato Giorgio Carta, legale del generale Roberto Vannacci commentando l’iscrizione nel registro degli indagati a Roma, per il reato di istigazione all’odio razziale, in riferimento ad alcune affermazioni presenti nel suo libro “Il mondo al contrario”. Carta, come battuta, aggiunge: “Anche Galileo Galilei è stato processato per le sue idee ma 300 anni dopo è stato ‘assolto’. Speriamo, per dati anagrafici, di risolvere questa vicenda prima“.
Politica, attualità e un nuovo libro in arrivo. True-News.it ha avuto l’occasione di porre al generale Roberto Vannacci le proprie domande in una recente intervista. Vannacci è in procinto di pubblicare una seconda fatica letteraria: “Il coraggio vince”. Dove, ci ha annunciato, spiegherà e darà l’interpretazione che ritiene maggiormente opportuna al tanto discusso “Mondo al contrario”. Ecco cosa aveva raccontato in un’intervista esclusiva a TrueNews.
Un copione già visto, e che fa riflettere
Roberto Vannacci è indagato. Gli è stato notificato l’avvio di un’inchiesta sull’indagine avviata nei suoi confronti dalla Procura Militare per peculato e truffa nei mesi passati a Mosca in qualità di addetto militare. Poi, è notizia di queste ore, sarebbe indagato dalla Procura di Roma in relazione ad alcune affermazioni che compaiono nel suo libro “Il mondo al contrario”. Nei suoi confronti viene contestato il reato di istigazione all’odio razziale. In base a quanto si apprende il procedimento è stato avviato dopo alcune denunce presentate nelle scorse settimane da associazioni.
E la sceneggiatura, guarda caso, non si discosta troppo da un copione già visto. Il classico schema che prevede un’azione di contrasto a un uomo che si avvicina all’agone della politica. A pochi giorni dall’annuncio della scesa in campo con la Lega sorge un sospetto. E’ ancora presto per parlare di giustizia a orologeria, ma un dubbio si fa strada. Senza nulla togliere al lavoro delle procure, l’indagine suona un filo sospetta. La notizia della nuova indagine arriva a pochi giorni da quella dell’apertura di un fasciscolo, sempre a carico di Vannacci, da parte della procura militare per i reati di peculato e truffa. L’impressione è che si sia voluto guardare dove solitamente è difficile che si vada a frugare.
I commenti sul caso, da Cuperlo alla Lega
La notizia di Vannacci indagato ha scatenato le due curve. Quella degli antagonisti. “Razzista, omofobo, indagato per odio razziale, peculato e truffa. Con addosso una divisa dello Stato. Non c’è che dire, Vannacci è il candidato perfetto per rappresentare l’ “orgoglio italiano” in Europa”. Così commenta il caso Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica. E quella dei difensori a spada tratta. “Indagini che sono medaglie. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!”, si legge in una nota diffusa dalla Lega dopo la notizia dell’indagine. Più di ampio respiro il commento di Gianni Cuperlo: “Vannacci è lo spirito del tempo. Raccoglie i frutti della sua iniziative editoriale e politica”.