Perchè leggere questo articolo? L’agghiacciante video del gattino lanciato da un ponte riapre il dibattito sulla necessità di pene severe per chi maltratta gli animali. Ma la legge, proposta da Michela Brambilla, c’è già. Solo che è “spiaggiata” in Parlamento
Hanno suscitato una fortissima ondata emotiva di sdegno e orrore le immagini del ragazzino che a Lanusei, Sardegna, getta un gattino da un ponte mentre altri suoi coetanei ridono di gusto e riprendono il tutto con i cellulari, per poi postare le agghiacchianti immagini sui social.
Gatto lanciato dal ponte, due denunce
Un gesto che sta avendo conseguenze. Alcune non edificanti, con la “caccia ai colpevoli” che si è scatenata sui social, dove senza alcun riguardo per la loro minore età, sono stati sbandierati i nomi e gli indirizzi dei ragazzini protagonisti del gesto. Questo non deve accadere. Sacrosante appaiono invece le denunce che sono già scattate. Una da parte dei carabinieri per maltrattamento di animali ai sensi dell’articolo 544-ter del codice penale (pena da 3 a 18 mesi, aumentata della metà se l’animale sottoposto a maltrattamenti muore). L’altra è stata annunciata dall’associazione animalista “Lndc animal protection”.
Michela Brambilla: “Approvare al più presto le mie due proposte di legge”
E si torna nuovamente a chiedere pene più aspre per chi si rende protagonista di violenze sugli animali. Sacrosanto anche questo. Non fosse che la legge è già pronta ma si è arenata in parlamento. A proporla è stata ormai tempo fa la deputata di Noi Moderati Michela Vittoria Brambilla, storica attivista animalista. Proprio l’onorevole lo ha ricordato sui social, commentando le crudeltà di Lanusei: “Da animalista, da madre e presidente della commissione per l’Infanzia e l’adolescenza non posso neanche pensare possibile che un ragazzino si sia fatto riprendere mentre, orgoglioso, lancia un gattino da un ponte, tra le risate e il divertimento dei due amici che erano con lui. Dobbiamo non solo intensificare azioni educative, ma approvare al più presto due proposte di legge che ho presentato alla Camera: la prima per inserire gli animali nello stato di famiglia, per dare loro il giusto riconoscimento sociale, la seconda per inasprire le pene per chi li maltratta e uccide! Siete d’accordo con me?”.
Tra i primi a rispondere, Rita Dalla Chiesa che ha commentato: “Michela dobbiamo mettere la galera dura per queste persone. Devono sapere che non possono sempre farla franca. Dobbiamo liberare l’Italia dalla violenza… a cominciare da chi tratta male bambino, anziani e animali. Il problema, che nessuno immagina, è la burocrazia elefantiaca che esiste anche in Parlamento….”
M5S all’attacco: “Animali maltrattati, la legge c’è ma la Lega ha paralizzato l’iter”
E in Parlamento gli animi si stanno infatti scaldando. La capogruppo M5S in Commissione Giustizia Valentina D’Orso ha commentato sarcasticamente il post sui social che anche il vicepremier Matteo Salvini ha pubblicato: “A seguito del brutale gesto compiuto da due minorenni che hanno lanciato un gattino da un ponte filmando questa nefandezza, il ministro ha tuonato che bisogna ‘accelerare sull’inasprimento delle pene per chi maltratta e addirittura uccide i nostri compagni animali’. Dovrebbe rivolgere l’appello a se stesso visto che è proprio il suo partito che in Commissione Giustizia alla Camera ha paralizzato l’iter della proposta di legge Brambilla, presentando emendamenti diretti a limitare le tutele per gli animali e introdurre modifiche peggiorative al testo, non graditi ad altre forze di maggioranza.
“Piuttosto – aggiunge D’Orso – questo episodio si presta perfettamente all’applicazione della nuova legge contro il bullismo, che porta la mia firma insieme a quella del collega di Avs, Devis Dori, e che prevede uno strumento concreto in caso di condotte violente perpetrate da soggetti minorenni su animali: l’adozione da parte del Tribunale per i minorenni di un progetto di intervento educativo con finalità riparativa e rieducativa, sotto la direzione e il controllo dei servizi sociali. Noi abbiamo studiato e elaborato un testo innovativo approvato in modo trasversale dal Parlamento, Salvini lancia parole a caso sui social. Ecco la differenza tra chi serve il Paese e chi fa solo roboanti annunci alla ricerca di brandelli di consenso”.
Ha aggiunto Sergio Costa, deputato M5S: “Chiaramente siamo inorriditi tutti. Anche il ministro Salvini che lo comunica in un post. Però la domanda è spontanea.Pperché si indigna pubblicamente ma poi in Parlamento il suo partito blocca la proposta di legge Brambilla, quindi della maggioranza, firmata trasversalmente, anche dal sottoscritto, che tutelerebbe maggiormente gli animali inasprendo le pene per chi li maltratta? La Lega ha due facce: una sui social, l’altra nelle commissioni parlamentari. Salvini dimostri di avere a cuore il benessere animale e faccia agire di conseguenza il suo partito”.