Vittorio Feltri, ex direttore del quotidiano Libero, si candida con Fratelli d’Italia capolista alle comunali di Milano. Il giornalista quindi, che tanto ha fatto parlare di sè per essere una penna pungente, era stato eletto nel 2021 consigliere comunale a Milano, ma ha fatto sapere di voler lasciare l’incarico per poter lottare al meglio contro la sua malattia.
Chi è Vittorio Feltri
Classe 1943, bergamasco, Vittorio Feltri è un giornalista, saggista e opinionista italiano. Nella sua lunga carriera è stato direttore di vari importanti quotidiani quale L’Indipendente, L’Europeo e Il Giornale. Sua l’idea di fondare nel 2000 il quotidiano Libero, che ha diretto fino al 2009. Poi è tornato a dirigere Il Giornale per un breve periodo, quindi il ritorno a Libero dal 2010 al 2011 come direttore editoriale al fianco di Maurizio Belpietro, il direttore responsabile. Da allora è stato editorialista de Il Giornale e nel 2016 è stato richiamato alla direzione editoriale di Libero, incarico ricoperto fino al 2020.
L’esperienza in consiglio comunale a Milano
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha sottolineato che Vittorio Feltri ha accettato di iscriversi al suo partito. “Feltri ha deciso di iscriversi a Fratelli d’Italia – ha commentato la fondatrice di Fratelli d’Italia – e sono estremamente fiera di annunciarlo. Guiderà la nostra lista per le prossime amministrative a Milano e l’abbiamo convinto con facilità“. É la prima volta che Vittorio Feltri accetta una candidatura politica: nel 2017 Silvio Berlusconi gli propose la candidatura al Senato ma il giornalista declinò l’invito.
Molto soddisfatto di questo nuovo acquisto per il partito è anche Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Il direttore Vittorio Feltri si è iscritto a Fratelli d’Italia e guiderà la nostra lista alle comunali di Milano – ha commentato – e per noi è un motivo d’orgoglio. È l’ennesimo segnale della serietà e della credibilità del progetto portato avanti da Giorgia Meloni con coerenza”.
Fratelli D’Italia aveva anche corteggiato Vittorio Feltri per una candidatura a Sindaco di Milano, ma il giornalista aveva declinato rimarcando con queste parole: “non ho nessuna voglia di candidarmi a sindaco di Milano perchè non so neanche amministrare un condominio, figuriamoci una città come Milano” aggiungendo che “un sindaco guadagna troppo poco“. Sempre con il linguaggio colorito che lo ha sempre caratterizzato, Feltri ha detto di aver accettato di essere capolista perchè “il consigliere si gratta le palle” e fin lì ci riesco”.
Il 2 maggio 2022, a circa un anno dalla sua elezione in consiglio comunale a Milano, decide di lasciare l’incarico in quanto per affrontare la sua malattia.
L’editoriale a Fedez in occasione della sua operazione
Il giornalista Vittorio Feltri, in occasione dell’operazione del rapper Fedez per un tumore neuroendocrino al pancreas, ha rivelato in un editoriale pubblicato su Libero la sua lotta contro il cancro. “Caro Fedez, ho letto dei tuoi problemi di salute, ne sono dispiaciuto e spero si risolvano presto. Sei un giovane di talento, hai una bella famiglia e comprendo il tuo stato d’animo di fronte alla malattia. Tutti siamo preoccupati della integrità del nostro corpo e tentiamo di tenerlo in forma per vivere sereni. Io ho 78 anni, non ho mai avuto disturbi. Ogni 24 mesi mi sottopongo ad esami di laboratorio, voglio controllare che tutto vada bene. I responsi sono sempre andati bene, polmoni perfetti nonostante fumi da secoli come una ciminiera, fegato in ordine benché trinchi qualche bicchiere, perfino il cervello – e il particolare è sorprendente – funziona a meraviglia. Ma l’ultima verifica con la tac, metodo di contrasto dalla testa ai piedi, mi ha riservato una sorpresa spiacevole. Referto: nodulo al petto, parte sinistra (la sinistra mi è sempre stata sulle palle). Per me la parola nodulo non significava niente. Non mi sono spaventato. Ma la mia chirurga, una bella ragazza, mi ha detto che bisognava approfondire. Va bene, approfondisci e non rompermi. Svolto l’accertamento con un ago, il medico, Paola Martinoni, emette la sentenza: cancro, bisogna intervenire col bisturi”.
“Ho il cancro, ora lo dico a te e a tutti”
Sempre nello stesso editoriale, il giornalista Vittorio Feltri ha confessato quello che ha provato dopo la sua operazione. “Il primo di marzo mi trovo in sala operatoria, mezzo biotto, pieno di vergogna. Anestesia totale, quindi il risveglio. Nessun dolore. Mi riportano in camera sveglio ed entra nella stanza un cameriere che mi porge una coppa di champagne offerto dalla équipe medica”. “Uscito dalla clinica mi sono recato al giornale -ha scritto ancora Feltri – sedendo alla scrivania dove mi trovo pure in questo momento che ti scrivo. E ho lavorato come sempre senza confidare niente a nessuno. Non ne ho sentito il bisogno. Invece ora dico chiaramente a te e a tutti che ho il cancro, perché mai dovrei dichiararlo a bassa voce, in fin dei conti la mia non è una malattia venerea”.