“E’ una fake news, abbiamo già preso provvedimenti. E’ un’operazione che lede la mia immagine e quella delle istituzioni”.
E’ furioso – contattato da true-news.it – Toni Ricciardi, storico delle migrazioni e delle catastrofi, capolista del PD nella circoscrizione Europa, dopo il video che mostra un suo volantino elettorale estratto dal plico inviato agli elettori italiani all’estero.
Nel filmato si vede chiaramente che la busta “incriminata” è stata aperta in precedenza
Un filmato, dove si vede chiaramente che la busta “incriminata” è stata aperta in precedenza, ripreso anche dal blog di Beppe Grillo. Aumentando le polemiche. Sulle nostre pagine, basandoci sull’analisi di David Puente su Open, avevamo già chiarito come l’assenza dalle schede di alcuni partiti, come “Vita” di Sara Cunial e “Italexit” di Paragone fosse legata al mancato raggiungimento del numero di firme per la candidatura dei movimenti all’estero. Sul tema del volantino del Pd, si era certi si trattasse di un’operazione montata ad arte.
Toni Ricciardi: “La persona che ha girato il video ha già sei denunce penali”
Come conferma Toni Ricciardi: “La persona che ha girato il video ha già sei denunce penali”. E, come si vede dal filmato, non ha avuto nessun pudore a mostrare il suo nome e cognome come destinatario del plico. “Il Pd è probabilmente la forza più votata in Europa: cinque anni fa ha ottenuto il 35%, ecco perché si scagliano contro di noi”.
L’appello ai media e all’opinione pubblica: “Fate attenzione ai plichi che viaggiano e in che modo lo fanno”
Ricciardi fa un appello all’opinione pubblica e ai giornalisti: “Fate attenzione ai plichi che viaggiano e in che modo lo fanno”. E spiega nel dettaglio: “La procedura di stampa e di invio dei plichi è centralizzata nei diversi paesi. Lo stampatore, che ha avuto l’appalto per fare le schede elettorali, nella sua sede, ha inserito, in maniera premeditata, i miei volantini nei plichi elettorali. Chiunque avesse ottenuto materiale del genere, si sarebbe subito rivolto alla magistratura per denunciare il fatto. Perché l’autore del video non l’ha fatto?”. Risposta semplice: “Perché si tratta di un falso”.
Il video è stato rimosso da Facebook e dalle altre piattaforma che hanno appurato la natura fallace del contenuto. “Non so quanti soldi abbia preso questa persona tanto da mostrare facilmente il suo nome. Questo fatto va a ledere la credibilità delle istituzioni e dell’appalto di chi opera per l’invio delle buste”.
L’allarme brogli sul voto all’estero
Proprio una settimana fa, gli osservatori internazionali hanno indicato la Svizzera come canale privilegiato dalla Russia per la diffusione di contenuti falsi. E Simone Billi, deputato uscente e candidato nella lista unitaria del centrodestra alle prossime politiche, aveva lanciato l’allarme dalle pagine di Libero: “Bisogna intervenire in forma preventiva per interrompere quella ignobile pratica di furto dei plichi elettorali che si è verificata nel passato. Abbiamo già ricevuto segnalazioni da più parti su operazioni in corso – è il suo allarme- che potrebbero inficiare il corretto svolgimento del voto, come purtroppo è già avvenuto. Anche gli elettori vigilino sulle proprie cassette delle lettere dall’8 settembre, quando i plichi elettorali cominceranno ad arrivare”
Ricciardi: “Grillo ha ripreso video perchè i 5 Stelle sono contrari al voto all’estero”
“Sempre a Lugano – prosegue Ricciardi – sta girando un altro video dove si denuncia l’assenza di alcuni simboli sulle schede elettorali. E’ impossibile pensare sia credibile”. Eppure non ha avuto remore a proporlo sul suo blog Beppe Grillo: “Il Movimento Cinque Stelle è la forza politica che ha dimezzato la rappresentanza all’estero, che ha proposto il collegio unico mondiale e l’abolizione del voto all’estero. Lo testimoniano gli atti parlamentati nelle commissioni che dimostrano la posizione dei grillini in tal senso”.
Ricciardi si aspetta una valanga di episodi simili da qui al 22 settembre. La disinformazione colpisce, ancora una volta, la campagna elettorale.