I malumori sull’operato di Giorgia Meloni arrivano da un esponente di spicco di quel mondo, la destra sociale, che, secondo alcuni fedelissimi ex missini, la premier sembrerebbe star ignorando. Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, sta costruendo una sorta di alternativa, una massa critica che spinge da destra, fa il pungolo al governo puntando su un tema che ritiene cruciale per le sorti del Paese: la guerra in Ucraina.
Alemanno: “Le spese che stiamo affrontando per sostenere l’Ucraina peseranno nei prossimi anni”
Contattato da True-News.it, afferma: “Il governo parte da buoni spunti ma è sottomesso a un’alleanza atlantica che ci tiene in guerra. Le spese che stiamo affrontando per sostenere l’Ucraina peseranno nei prossimi anni quando avremo una forte inflazione, andremo in recessione. Stiamo bruciando risorse”.
L’ex sindaco di Roma: “Il superbonus 110% una misura che è stata demonizzata ma che in realtà ha supportato l’economia”
Alemanno sulla guerra ha le idee chiare sin dall’inizio. Portavoce del movimento “Fermare La Guerra”, crede, e lo ribadisce anche a True, che” sia necessario lavorare per la pace, stringere accordi che pongano fine ai combattimenti”. Lo scorso 30 luglio, il marito di Isabella Rauti ha convocato a Orvieto il Forum dell’Indipendenza Italiana. Occasione per convogliare una sorta di coro di voci del dissenso, dai no-Green Pass ai pacifisti e ai cattolici, da sempre attenti alle minoranze e alle questioni sociali. E, infatti, Alemanno, proprio in controtendenza rispetto al governo, che lo ha stroncato, definisce “il superbonus 110% una misura che è stata demonizzata ma che in realtà ha supportato l’economia“.
Insomma, una netta linea di inversione rispetto ai movimenti di Meloni e Co. Anche sui rapporti con la Cina e sul salario minimo, cavallo di battaglia di Pd e Cinque Stelle: “Non bisogna sprecarere le opportunità offerte dalla nuova Via della Seta, Meloni deve aprire al salario minimo e trovare un’alternativa credibile al reddito di cittadinanza, deve archiviare la confusa proposta di autonomia differenziata che rischia di spaccare definitivamente il paese”.
Su Caivano: “Decreto importante ma bisogna creare anche opportunità di lavoro”
Anche sul cosiddetto decreto Caivano, Alemanno è critico: “Sono misure importanti per arginare la criminalità sul breve periodo ma in quei luoghi c’è bisogno di costruire opportunità di lavoro, di avviare un riscatto sociale”. Il giudizio dell’ex sindaco di Roma sul governo Meloni resta, quindi, insufficiente. Fortemente influenzato dall’avversione all’alleanza atlantica. Alemanno resta ancorato, sui rapporti internazionali e a quella terza via, alternativa a Usa e Russia, che ha segnato la storia politica della destra sociale.