Dopo il caso di Torino, si riapre il dibattito sui braccialetti elettronici malfunzionanti. Un anno fa un’altra donna uccisa nelle Marche perchè il dispositivo non diede l’allarme. Un costo anche economico
La donna tunisina uccisa a Torino con una pugnalata dall’ex marito, anche lui tunisino, che aveva il divieto di avvicinamento alla ex moglie, si sarebbe forse potuta salvare se avesse funzionato il braccialetto elettronico che l’assassino aveva l’obbligo di indossare. Non è il primo caso in cui il malfunzionamento del dispositivo elettronico ha come conseguenza una vittima di stalking.
Nelle Marche il braccialetto aveva suonato troppo tardi
Era già accaduto nelle Marche un anno fa. Franco Panariello, 55 anni,aveva ucciso la moglie Concetta Marruocco, 53 anni, infermiera, con più di 15 coltellate, davanti alla figlia di 16 anni. In fase di udienza di convalida del fermo Panariello aveva detto al giudice che aveva segnalato alle forze dell’ordine il malfunzionamento del braccialetto elettronico, due volte.
Uno solo dei due dispositivi ricevuti da madre e figlia avrebbe suonato e sarebbe arrivato anche in ritardo l’alert del braccialetto elettronico che avrebbe dovuto mettere in guardia Concetta Marruocco e sua figlia, dal marito-padre violento. Il messaggio sonoro sarebbe arrivato quando già l’uomo era entrato in casa, dove non abitava da mesi.
Come dovrebbe funzionare il braccialetto elettronico per vittime di stalking
Il braccialetto elettronico che dovrebbe garantire alle vittime di stalking che il proprio persecutore non possa avvicinarsi a meno di 500 metri funziona, infatti, in maniera diversa da quello che devono indossare i ristretti ai domiciliari. In questo caso il controllo da remoto delle forze di polizia serve a controllare che il detenuto non lasci il luogo eletto a domicilio per scontare la pena. Nel caso dello stalking i braccialetti collegati a un dispositivo che avvisa la vittima in caso di avvicinamenti sospetti attraverso il sistema GPS.
A fine 2023 attivi quasi 6mila braccialetti elettronici
Secondo un rapporto dell’associazione Antigone, i braccialetti elettronici attivi a fine 2023 erano 5.965. A pesare sul costante incremento del loro numero pesa l’intervento sul Codice rosso del 2019 alla fine dell’anno scorso con la legge n.168 presentata dai ministri Roccella, Piantedosi e Nordio, che ha potenziato il ricorso al dispositivo contro tutti i “reati spia”, indicatori di violenza di genere e minacce, incrementando le richieste da parte dei giudici: dal dicembre 2023 vengono infatti allacciati dei braccialetti “d’urgenza” a chi è sottoposto a misure cautelari.
Rudy Guede e il braccialetto elettronico
A essere stato sottoposto alla misura anche Rudy Guede, l’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia, dopo le denunce di una ragazza di 23 anni di Viterbo. La vittima dell’ivoriano, ospite in tv a Storie italiane, aveva mostrato in diretta il dispositivo collegato al braccialetto elettronico di di Guede, pronto a far scattare l’allarme qualora l’indagato si fosse avvicinato a una distanza inferiore ai 500 metri disposti dal gip.
Braccialetti elettronici, un flop anche dal punto di vista economico
In un altro caso, nonostante avesse il braccialetto elettronico ed il divieto di avvicinarsi alla ex, un cittadino extracomunitario, che era stato arrestato a settembre 2023 dai carabinieri della Compagnia di Roma Palestrina, venne bloccato dai carabinieri. Per una singolare coincidenza il sistema elettronico di rilevamento della presenza affidato alla donna si era scaricato e questa non si era potuta rendere conto del pericolo che correva, fino a quando l’uomo non aveva cercato di entrare nell’abitazione di Corigliano che la donna aveva preso in affitto per sottrarsi alle violenze subite nella capitale.
Secondo una inchiesta dell’Espresso, “da anni i problemi accompagnano questi dispositivi. Dopo i test fra 2001 e 2003 il suo impiego si amplia in tutta Italia per indagati o imputati ai domiciliari. Lungo gli otto anni di gestione esclusiva di Telecom, la Corte dei Conti calcola solo 14 attivazioni al costo totale di 81,3 milioni di euro. Un buco per le casse pubbliche che non lede la fiducia verso la società, il cui contratto si rinnova altri sei anni. Superati gli affidamenti diretti, il governo apre un bando di gara per la fornitura fino al 2021 di 36-43 mila pezzi con un budget di 23 milioni di euro destinati alla vincitrice, Fastweb”.
Nel maggio 2023 Fastweb si è aggiudicata un altro bando triennale con un’offerta da 15 milioni e 600 mila di euro.