E’ la testata più chiacchierata, citata e ripresa del momento. Dillinger News ha scoperchiato il vaso di pandora sul vizio di numerosi calciatori di scommettere. “Non vendersi le partite”, spiega in questa intervista Luca Arnaù, direttore responsabile della testata in questa intervista per True-News.it. In cui, è il caso di dirlo, spara a zero su tutti. Colleghi, calciatori e “giornaloni”. Che “hanno preso il buco della loro vita”.
Direttore, come nasce Dillinger News?
Nasce dal fatto di creare una testata che torni a fare inchieste giornalistiche, e non proporre veline come fanno gli altri giornali. Nasce dalla voglia di fare i giornalisti. Conosco Fabrizio Corona da una vita, sono stato direttore delle testate dove ha lavorato. Corona è l’ispirazione ma Dillinger ha una redazione di giornalisti, iscritti all’ordine, e non come la Lucarelli, che provano a farlo all’antica, mantenendo il fascino del mestiere. Camminando sul marciapiede e consumando le suole. Vogliamo fare i giornalisti.
Come è nata l’inchiesta sulle scommesse tra i calciatori?
Siamo riusciti ad avere per primi delle notizie, date da una persona che ce le ha offerte. Abbiamo valutato la sua affidabilità e le abbiamo pubblicate. Sono garante del fatto che ci siano delle prove verificate. Cerco di fare il mio lavoro il meglio possibile. Io non divento famoso, non guadagno di più. Ma faccio il giornalista.
E, naturalmente, nomi e fatti stanno facendo tremare il calcio italiano e l’opinione pubblica…
Lo avevamo già detto mesi fa di Fagioli, e si è rivelato vero. Poi sono arrivati Zanioli e Tonali. Siamo convinti che anche Zalensky abbia le sue responsabilità, ci viene indicato, da fonti precise e registrate, come uno che scommette.
Insomma, gli altri giornali non ci erano mai arrivati?
Hanno preso il buco della loro vita. Noi miseri, piccoli, giornalisti, eravamo sulla prima pagina del Times. Voglio sapere quando i giornaloni, come Repubblica e Corriere, sono lì. Mai. L’Italia è al 50esimo posto per libertà di espressione: chiediamoci il perchè. Ho letto che un collega di un giornalone diceva di sapere da tempo che Zaniolo e Tonali scommettevano. Mi rivolgo a lui: emerito imbecille, se tu sapevi una cosa così, perchè non l’hai scritta?
Vi occuperete anche di politica?
Noi ci occuperemo assolutamente di tutto. Essendo un giornale non politico, andremo a toccare chi è di destra, di sinistra, chi è filo-palestinese o filo-israeliano. Non lo facciamo per i soldi, abbiamo normalissimi stipendi bassi da giornalisti. Neanche per la gloria perchè nessuno di noi esce fuori, a parte Fabrizio. Cerchiamo di fare il nostro lavoro. E farlo bene.
Vi siete presentati come “la concorrenza a Dagospia”. Cosa pensa del portale di Dago?
Dagospia è un sito di grandissimo successo. Però cosa fa? Dà i titoli ad articoli di colleghi: è una rassegna stampa, fatta con bei titoli. Noi vogliamo provare a fare giornalismo.
Come vi sostenete economicamente?
Ci basiamo sugli accessi. Ad oggi abbiamo totalizzato 1 milioni e settecento mila visite al sito. Siamo passati da 700 follower a più di 170 mila in poco tempo. Abbiamo fatto qaunto ci mette il Corriere cartaceo in un anno. Gli stessi numeri dei portali di Corriere e Repubblica. E siamo partiti da dieci giorni. Poi faremo delle iniziative premium con abbonamneti, e poi video e documentari. Abbiamo trovato un editore di Milano che è in gamba e ci ha dato una mano.
Chiudiamo sulla vicenda scommesse. Lei che opinione si è fatto?
Le scommesse le facevano tutti, i nomi sono molto più. Una cosa è scommettere, l’altra vendersi la partita. Non prendevano soldi per cambiare la partita: sono ragazzetti annoiati. Quando Zaniolo dice che andava a giocare a poker, basta questo. Sei un ragazzetto che guadagna milioni per essere un esempio. Non per giocare a poker. E poi il colpevole è Fabrizio Corona che fa impazzire Spalletti. Cosa sciacalla? Se ha fatto nomi e cognomi di quattro co**** che fanno scommesse. Altro che ragazzini fragili! Sono milionari: non hanno il problema di vedere quanto costano le pesche al supermercato. Se sei annoiato, vai a dare una mano alla gente. Non giocare sui siti bulgari per fottere lo Stato italiano. E la moralità.