“Non è c’è uno scontro, è un’invenzione del governo italiano”. Così Constanze Reuscher, giornalista, corrispondente tedesca in Italia, commenta le polemiche che oggi viaggiano sulla stampa italiana su un presunto scontro diplomatico tra Germania e Italia. Al centro della “contesa”, il sostegno del governo tedesco alle Ong internazionali, anche italiane. Tanto che Giorgia Meloni ha scritto a Olaf Scholz chiedendo di “chiarire alla prima occasione utile” il sostegno annunciato dalla Germania alle Ong che operano nel soccorso dei migranti, deciso in modo “non coordinato” con il governo italiano. Contesta “l’effetto moltiplicatore” della presenza delle ong sulle partenze e sulle tragedie in mare.
Ma per la giornalista tedesca la faccenda è una gonfiatura mediatica. True-News.it l’ha intervistata nel giorno di uscita del suo libro “Enigma Palermo”, un lungo dialogo con Leoluca Orlando sulla storia della città e la sua vita, tra lotta a mafia e corruzione prima e per i diritti di cittadini e l’impegno per i migranti poi.
Costanze, come commenta lo scontro Italia-Germania su ONG e migranti?
Il governo tedesco ha attuato la decisione di sostenere le ONG dopo un iter durato un anno, in seguito a una manovra presa dal Bundestag nell’autunno 2022. Il governo tedesco sostiene moltissime iniziative umanitarie, anche Sant’Egidio ha ricevuto contributi. E’ un sostegno che
riguarda le ong di tutto il mondo che agiscono anche in Africa o in Sudamerica, tutte quelle che hanno bisogno di sostegno economico. Che, in Germania, arriva dalla società civile e dal governo. E’ una prassi molto diffusa da noi. Anche la Chiesa evangelica ha fatto nascere un’organizzazione, quattro anni, che sostiene attivamente le ONG per non far annegare le persone. E unisce, dentro la sua pancia, una grandissima fetta di società civile. Quasi 900 organizzazioni, tra cui aziende, comuni. Tutta la società civile che vuole prendere parte a questo progetto.
Cosa non va in Italia sul tema immigrazione?
Crosetto dice che le ONG salvano solo il 5% delle persone soccorse in mare. Sono tre paesi, Francia, Germania e Spagna che attivano le Ong nel Mediterraneo. Quindi la Germania, secondo il suo discorso, sosterrebbe solo l’1% dei migranti. Ma dobbiamo scindere questi numeri dalla questione umanitaria. Se non ci fossero state le ONG, secondo qualcuno, avremmo avuto 150 mila arrivi in più. E quindi? Facciamo annegare chi arriva? Ci siamo ridotti a una guerra tra i paesi europei per seguire la demagogia del governo italiano. Molti media saltano sul carro parlando di crisi diplomatica. Ma dove è? Questo significa gonfiare una notizia per uso demagogico. E’ una decisione, quella tedesca, che il governo conosceva già benissimo.
Cosa pensa del “Trattato di Dublino”?
Molti paesi non si attengono alle regole. Non è il caso di Francia e Germania. Dublino prevede la restituzione dei migranti registrati in Europa. Molti paesi, proprio quelli amici del governo Meloni, non rispettano quella regola. Francia e Germania in realtà prendono più migranti che arrivano dall’Italia. O registrati ma anche non certificati dal Trattato. Quindi dovrebbero avere una procedura di richesta d’asilo in Italia. Ma non viene fatto. Molti migranti vengono lasciati andare. Salgono su bus e treni e vanno via. L’unico governo che ha cercato di applicare la regola era quello Renzi con il prefetto Mario Mortone. Lui ha applicato correttamente le procedure previste. Ora non viene più fatto. C’è stata una ricerca secondo cui nei paesi di primo approdo – Italia, Spagna, Grecia – non è stata registrata neanche la metà di chi è sbarcato.
Il riconoscimento digitale va fatto a Lampedusa. Ma non avviene. E i migranti arrivano a Berlino sprovvisti di riconoscimento.
Cosa si può fare?
Vanno cambiate le regole di Dublino certo, ma attualmente il primo arrivo va autorizzato in Italia. Come avviene in Spagna, in Grecia. I migranti non arrivano solo a Lampedusa. Mi viene un sospetto che le immagini che vediamo dalla città sicula siano un po’ provocate. Non è accettabile che l’Italia non riesca a dare protezione e assistenza, un tetto, a chi sbarca invece di tenerli detenuti nei Cpr.
Facciamo un esempio. Un terremoto. In poco tempo le organizzazioni mettono in piedi tende e assistenza. Perchè non succede con i migranti? L’Italia non ha un’accoglienza adeguata. E non si può appellare agli altri.
Come funziona in Germania?
In Germania abbiamo finora 240mila migranti, che arriveranno a 300mila a fine anno. Più 1, 2 milioni di ucraini che sono arrivati l’anno scorso. Anche i nostri centri sono allo stremo.
Quello di Dublino è un sistema farraginoso. Lento, burocratico. Già le nostre democrazie sono in crisi, agiscono lentamente. Servirebbe una politica di migrazione europea. Siamo diventati come gli Stati Uniti nell’800 e nel ‘900. Dobbiamo fare i conti con questo aspetto, insieme. Finchè non avremo vere politiche di integrazione, con persone che arrivano da altri paesi e hanno lavoro e diritti, non risolveremo niente. E sarà tutto in mano ai populisti e all’estrema destra.
Una destra estrema, come Afd, che cresce da voi…
Il partito sta avendo una crescita preoccupante, arriva al 15%. La crisi, dopo la pandemia, e con la guerra in Ucraina, si sente anche da noi. La Germania è in recessione. Le persone non hanno una pazienza infinita. Pertanto serve una risposta comune all’immigrazione. Poi, però, succede una questione, come quella dei migranti, da cui scaturisce una crisi montata ad arte che non serve a nessuno in Europa.