Perchè leggere questo articolo? Tra “schema Taruffi” e “panino di Schlein”, la lista per le candidature Pd alle Europee è un esercizio di equilibrismo. Diversi gli scontenti. Tinagli: “Auspico una riflessione sul nostro progetto politico”. Nel frattempo Fassino si sfila: “Io candidato? Notizia priva di fondamento”.
“La notizia diffusa da un organo di stampa di una mia eventuale candidatura alle elezioni europee è priva di fondamento. Mai è stata evocata a me da Elly Schlein o da altri”. Così Piero Fassino si sfila dalla delicatissima partita delle candidature in casa Pd. Un nome di peso in meno, quello dell’ex sindaco di Torino, in un mosaico complesso nel quale non ancora tutte le tessere sono andate al posto giusto. Ma tra “schema Taruffi” e “panino di Schlein“, l’equilibrio tra le varie anime dem appare quanto mai precario.
Tinagli: “Liste Pd, bene i civici. Ma quale progetto politico abbiamo?”
Diversi rischiano di essere gli scontenti, esclusi o – peggio ancora – piazzati in posizioni decisamente sfavorevoli in lista, per fare spazio alla stessa segretaria del partito ed ai nomi di punta della società civile che Schlein vorrebbe candidare. Parlando oggi a L’aria che Tira, Irene Tinagli, presidente della commissione Econ a Bruxelles e tra coloro che non possono dare per scontata la propria conferma all’Europarlamento, sceglie infatti con ponderazione le parole.
“Trovo giusto che la segreteria abbia voglia di portare innovazione nelle liste e questo non mi scandalizza , anzi , sono entrata anche io da civica in politica – afferma -. L’unica cosa che auspico è una riflessione sul progetto politico del PD e sulle sfide che ci aspettano. In gioco c’è il futuro dell’Europa e la prossima sarà una legislatura costituente: ci occuperemo di bilancio europeo , politica fiscale , sicurezza , riforma dei trattati , politiche industriali , sanità. Chiaro che serviranno competenze. Deve esserci squadra forte e incisiva: saremo il primo o il secondo gruppo al parlamento europeo e dobbiamo fare bene”.