Perchè questo articolo potrebbe interessarti? Franca Leosini, la regina della cronaca nera, spiega a True-News.it come la stampa tratta, in maniera morbosa, le vicende criminose.
Le ultime parole della vittima, quelle del killer. Lo scambio dei messaggi tra Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello. Le domande sul possibile salvataggio del bambino che la ragazza aveva in grembo. E tutta una serie di dettagli morbosi che, dopo il femminicidio di Senago, confermano un trend del giornalismo di nera e giudiziaria che scavalca il diritto e dovere di cronaca per entrare in una dimensione “di poco gusto”. Usa questa espressione Franca Leosini, intervistata in esclusiva da True-News.it, per commentare l’atteggiamento della stampa italiana nei confronti delle strazianti vicende di cronaca.
Franca Leosini: “La cronaca nera occupa ampio spazio anche nei telegiornali”
Classe 1934, Franca Leosini, giornalista conduce dal 1994 Storie Maledette, un format di interviste ai protagonisti della nera diventato un cult della televisione e del giornalismo. Anche grazie allo stile della conduttrice, domande dirette e precise ma mai al limite dell’imbarazzo, uno spirito critico fervido senza, però, mettere alla gogna l’intervistato. Nelle ultime ore, invece, rimbalzano analisi e incursioni nelle vite dei protagonisti della vicenda. “E’ una regola del mercato, purtroppo: la cronaca nera occupa ampio spazio anche nei telegiornali. Dove si dedicano 5 minuti alla politica e 15 alle nere. Gli editori inseguono questo interesse del pubblico per i dettagli morbosi che risponde a logiche brutali di mercato, non di buon gusto”.
Leosini: “Dopo 98 “Storie Maledette” posso dire di aver trattato i casi con attenzione”
Franca Leosini ha reso popolare il true-crime prima ancora dell’esplosione delle docu-serie o dei podcast del genere. Anche qui un settore che macina produzioni, ascolti, soldi. Spesso oltrepassando i limiti del giornalismo. “Dopo 98 Storie Maledette – aggiunge Leosini – credo di essere stata attenta a non penetrare in dettagli inutili”.
La giornalista: “Addirittura ci sono canali tv interamente dedicati al crime”
Per la giornalista, che ha condotto anche Ombre Gialle, trasmissione sul dubbio di colpevolezza degli indiziati e sulla modalità di svolgimento delle indagini, “c’è un intenso interesse da parte degli spettatori verso il racconto dei crimini rispetto alle tribune politiche che vengono seguite solo dagli addetti ai lavori. Addirittura ci sono canali tv interamente dedicati al crime”.
La cronaca nera e il giornalismo internazionale, Franca Leosini: “Cambia poco”
Allo stesso modo i giornali, in crisi di vendita o in cerca di click online, “cercano il dettaglio morboso per un po’ di attenzione in più”. Di solito, si guarda al giornalismo anglo-sassone per cercare modelli virtuosi di racconto: “Ma – conclude Franca Leosini – accade anche all’estero. Guardando molta tv internazionale, posso dire che, per fare ascolti, non mancano trattamenti maniacali dei casi di cronaca”.