La Gpa, gestazione per altri, è diventata “reato universale”. Per Cristina Tajani del Pd un modo per fare leva “sulla parte più ideologizzata dell’elettorato di Fratelli d’Italia. Ma il partito che esprime il presidente del consiglio su temi eticamente sensibili dovrebbe sforzarsi di rappresentare tutti, non solo il proprio fan club”. L’intervista
La Gpa, gestazione per altri, è diventata “reato universale” dopo 84 voti favorevoli al Senato e 59 contrari. Più comunemente conosciuta come maternità surrogata, la Gestione per altri sarà punibile per legge anche se un cittadino italiano vi ricorrerà in uno Stato in cui la pratica è legale, da qui il motivo di reato “universale”. Tuttavia, è bene chiarire che la pratica è vietata in Italia dal 2004, con la Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. Questa variante, promossa dalla deputata Carolina Varchi, la proibisce anche all’estero.
La pena prevista va da tre mesi a due anni di reclusione, a cui si aggiunge una multa da 600mila a un milione di euro.
Non sono mancate le durissime polemiche da parte dell’opposizione. C’è chi ha parlato di un “volgare attacco alle coppie omosessuali” e di un “delirio di onnipotenza del centrodestra”, mentre la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, ha affermato che “con il voto del Parlamento italiano i diritti non sono stati negati, ma al contrario sono stati riaffermati e resi finalmente effettivi”. Sul tema abbiamo interpellato la senatrice Pd Cristina Tajani. “Gpa reato universale? FdI fa leva solo sulla parte più ideologizzata del suo elettorato“. L’intervista.
Tajani, un commento sul reato universale di Gpa?
Di fronte ai problemi e alla complessità della realtà questa maggioranza risponde introducendo nuovi reati. Forse si sentiranno moralmente migliori nel poter perseguire e persino incarcerare le coppie che facciano ricorso, in Paesi dove è legale, alla Gpa. Ma così facendo lasciano senza tutele bambini che non hanno nessuna colpa.
Crede che Fratelli d’Italia possa perdere parte del consenso dall’elettorato femminile con questa mossa?
FdI con queste norme non si rivolge a tutti i cittadini e le cittadine, come dovrebbe fare una forza responsabile di Governo, ma solo alla parte più ideologizzata del suo elettorato. Non sono maggioranza nel Paese. La forza politica che esprime la Presidente del Consiglio su temi eticamente sensibili dovrebbe sforzarsi di rappresentare tutti, non solo il proprio fan club.
Cosa farà il Partito Democratico in merito?
Molti giuristi ritengono che la norma possa non passare il vaglio di costituzionalità e comunque essere di non facile attuazione. Aspettiamo quindi la valutazione della Consulta.