Home Politics I dieci momenti più iconici del pontificato di Papa Francesco (e le cinque maggiori controversie)

I dieci momenti più iconici del pontificato di Papa Francesco (e le cinque maggiori controversie)

I dieci momenti più iconici del pontificato di Papa Francesco (e le cinque maggiori controversie)

I dodici anni di pontificato di Francesco sono stati caratterizzati da numerosi momenti memorabili. L’enciclica Laudato sì, il viaggio a Lampedusa, l’apertura agli omosessuali (ma anche le controverse frasi sulla “frociaggine” e lo schiaffo alla fedele troppo insistente)

Il pontificato di Papa Francesco, primo pontefice gesuita e primo sudamericano nella storia della Chiesa, è stato segnato da gesti simbolici, parole dirompenti e decisioni rivoluzionarie. Ecco dieci momenti che ne hanno definito il tratto distintivo e il messaggio universale.

01. L’affaccio dalla Loggia: “Fratelli e sorelle, buonasera” (13 marzo 2013)

Appena eletto, Jorge Mario Bergoglio rompe ogni schema cerimoniale: non impartisce la benedizione senza prima chiedere al popolo di pregare per lui. Quel semplice “buonasera” segna l’inizio di un pontificato all’insegna dell’umiltà e della prossimità.

02. La scelta del nome Francesco

Mai prima d’allora un Papa aveva scelto il nome del poverello di Assisi. Una scelta che indica da subito una direzione chiara: la Chiesa dei poveri, la semplicità evangelica, l’attenzione alla cura del creato.

03. L’enciclica Laudato si’ (2015)

Un documento fondamentale sull’ecologia integrale che affronta i temi del cambiamento climatico, della giustizia sociale e dell’ambiente. È una delle prime volte che un testo pontificio viene accolto con interesse anche in ambito laico e scientifico.

04. L’abbraccio con il Patriarca Kirill (2016)

A L’Avana, Papa Francesco incontra il Patriarca ortodosso di Mosca: un gesto storico che rompe un silenzio durato quasi mille anni tra Chiesa cattolica e ortodossa russa.

05. La lavanda dei piedi a carcerati, donne e non cristiani

Fin dai primi anni, il Pontefice ha scelto di celebrare la Messa del Giovedì Santo in luoghi periferici come carceri, lavando i piedi a detenuti, immigrati, donne e non cristiani, ribadendo la centralità della misericordia.

06. Il viaggio a Lampedusa (2013)

Un viaggio inatteso, deciso pochi mesi dopo l’elezione, per rendere omaggio ai migranti morti in mare. È qui che Francesco conia il concetto di “globalizzazione dell’indifferenza”.

07. “Chi sono io per giudicare?” e Amoris Laetitia

Parlando delle persone omosessuali, il Papa introduce un cambio di tono epocale nella Chiesa, aprendo la strada a una pastorale più inclusiva e accogliente. Con l’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” (2016), apre inoltre alla possibilità per i divorziati risposati di accedere ai sacramenti, sottolineando il primato della coscienza e il valore del discernimento.

08.La preghiera solitaria in Piazza San Pietro durante la pandemia (27 marzo 2020)

In una Piazza San Pietro completamente vuota, sotto la pioggia battente e in pieno lockdown da Covid-19, Papa Francesco presiede una celebrazione straordinaria di preghiera e benedizione. Le immagini del pontefice solo davanti al crocifisso e al Santissimo Sacramento hanno fatto il giro del mondo, diventando simbolo universale di speranza e solidarietà

09. Il viaggio in Iraq (2021)

Primo Pontefice a visitare il Paese martoriato dalla guerra. L’incontro con il grande ayatollah sciita Al-Sistani è uno degli apici del suo impegno per il dialogo interreligioso.

    10. La rinuncia all’appartamento pontificio e la scelta della sepoltura

    Scelta fatta fin dall’inizio: invece di trasferirsi nel palazzo apostolico, Francesco sceglie di abitare nella residenza di Santa Marta. Un gesto di sobrietà che diventa manifesto. Nello stesso spirito, ha comunicato di voler essere sepolto in Santa Maria Maggiore, e non nelle Grotte Vaticane. Una decisione che ribadisce la sua idea di un papato sobrio, vicino al popolo e privo di orpelli.

    Dieci momenti, tra mille altri, che raccontano un pontificato segnato dalla volontà di riportare la Chiesa al cuore del Vangelo, con un linguaggio comprensibile al mondo contemporaneo.

    Le cinque controversie che hanno segnato il pontificato di Papa Francesco

    Il pontificato di Papa Francesco è stato, sin dall’inizio, caratterizzato da un linguaggio diretto, da gesti fuori protocollo e da una volontà dichiarata di “riformare la Chiesa”. Ma proprio per questo, accanto a momenti di grande apertura e popolarità, non sono mancate polemiche, tensioni interne e scivoloni verbali. Ecco cinque episodi che hanno sollevato critiche, acceso il dibattito e lasciato il segno.

    01. Lo schiaffo alla fedele in Piazza San Pietro (2019)

    La notte del 31 dicembre 2019, durante la visita al presepe in Piazza San Pietro, una fedele asiatica afferrò con insistenza la mano del Papa, strattonandolo. Francesco reagì con stizza, colpendola con uno schiaffo per liberarsi. Il gesto, ripreso dalle telecamere, fece il giro del mondo, suscitando perplessità e critiche anche tra i fedeli più affezionati. Il giorno dopo, il Papa chiese pubblicamente scusa: «A volte perdiamo la pazienza. Anche io. E chiedo scusa per il cattivo esempio».

    02. L’uso del termine “frociaggine” (2024)

    Nel corso di un incontro a porte chiuse con i vescovi italiani, Francesco ha usato l’espressione “frociaggine” parlando del rischio che il seminario diventi un ambiente chiuso, rigido e incline alla carriera, piuttosto che alla vocazione. La frase ha suscitato reazioni durissime, soprattutto da parte delle associazioni LGBTQ+ e di intellettuali cattolici, che ne hanno denunciato il tono sprezzante. Il Vaticano ha chiarito che si trattava di un richiamo interno e che non metteva in discussione la dignità delle persone omosessuali, ma la polemica ha lasciato il segno.

    03. I rapporti tesi con parte del clero e le accuse di eresia

    Alcuni settori tradizionalisti della Chiesa hanno accusato Papa Francesco di ambiguità dottrinale, in particolare dopo la pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia. Alcuni cardinali hanno rivolto al Papa veri e propri “dubia”, ossia richieste formali di chiarimenti su punti ritenuti critici. Il caso più eclatante fu quello del cardinale Raymond Burke, tra i più duri oppositori del pontificato, che parlò apertamente di “confusione dottrinale”.

    04. La gestione della pedofilia e i limiti della trasparenza

    Nonostante i numerosi provvedimenti assunti per combattere gli abusi nella Chiesa, Francesco è stato criticato per presunti ritardi, coperture o mancanza di fermezza in alcuni casi. Il caso più noto resta quello dell’ex cardinale Theodore McCarrick, condannato e ridotto allo stato laicale solo nel 2019, dopo anni di accuse note e testimonianze. Alcuni osservatori hanno parlato di riforme significative ma ancora troppo dipendenti dalla volontà individuale dei vescovi.

    05. L’ambiguità nei rapporti con regimi autoritari

    Il controverso accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi, firmato nel 2018 e rinnovato nel 2020, ha suscitato forti critiche da parte di attivisti e dissidenti cattolici, soprattutto di Hong Kong. Molti hanno accusato il Vaticano di aver ceduto alla diplomazia, sacrificando la libertà religiosa e i diritti umani in cambio di un fragile compromesso. Le parole prudenti del Papa sulla guerra in Ucraina e su altri scenari di conflitto hanno alimentato l’idea di una linea diplomatica che privilegia la mediazione alla denuncia.

    Controversie, equivoci, momenti di tensione: anche questi fanno parte di un pontificato che ha saputo scuotere le coscienze, ma che ha inevitabilmente incontrato resistenze e contraddizioni nel suo percorso di cambiamento.