E ora? E adesso che il Presidente e soprattutto il “proprietario” non c’è più quale sarà il futuro del Monza? È la domanda che tutti i tifosi della squadra rivelazione dello scorso campionato si stanno facendo dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi.
Le voci sul coinvolgimento del magnate greco Evangelis Marinakis hanno cominciato a girare con forza
Una morte per certi versi improvvisa, per il precipitare così repentino del quadro clinico che però ai più stretti collaboratori aveva già detto molto e per questo si erano già messi al lavoro, anche per immaginare qualcosa di diverso ma in continuità rispetto al grande lavoro fatto dal 2018 a ieri. Le voci sul coinvolgimento del magnate greco Evangelis Marinakis, proprietario dell Olympiakos e del Nottingham Forest in Inghilterra, hanno cominciato a girare con forza nelle ore del lutto per la scomparsa di Berlusconi, ma la notizia di un affare ormai vicino alla chiusura è stata smentita da ambienti vicini a Fininvest.
Berlusconi per primo aveva dato disposizioni chiare sul fatto che il Monza avrà un futuro
Perché Berlusconi per primo aveva dato disposizioni chiare sul fatto che il Monza avrà un futuro, brillante, come avrebbe voluto e fatto lui. Per questo da diversi mesi era partita (ne avevamo scritto per primi proprio qui) una vera caccia ad un socio di minoranza che sarebbe poi dovuto diventare il prossimo proprietario della squadra biancorossa. Una ricerca a 360 gradi, con un occhio di riguardo per qualche imprenditore italiano, magari aiutato da un fondo estero. Una ricerca fatta anche interpellando vecchie conoscenze pronte anni fa ad investire, senza riuscirci, nel calcio italiano. Al momento però tutto sembra essere fermo al palo. Ma il bisogno originario resta.
Il fondatore di Forza Italia ha speso tanto per il Monza
I conti infatti parlano chiaro; per la squadra che da neopromossa ha sfiorato l’Europa il fondatore di Forza Italia ha speso tanto. Si dice oltre 100 milioni tra calciatori e soprattutto lavori. Il nuovo stadio e soprattutto il restyling totale del centro di allenamento intitolato al padre, Luigi Berlusconi, ha richiesto investimenti extra. E così, si dice, dal portafoglio dell’ex premier sono stati presi il triplo dei soldi previsti all’inizio. Tutto normale per uno che sempre e per qualsiasi cosa aveva solo un’idea, un modus operanti: fare le cose al massimo. Tutto normale anche se si pensa alle parole di un dirigente biancorosso ad inizi dello scorso campionato: “Per fare una società di serie A servono più soldi che per fare una squadra di serie A”. Traduzione: spendere per la struttura, i campi di allenamento, il centro media, le sale e le stanze per la prima squadra e le giovanili costa più di due attaccanti ed un difensore.
Davanti ad un ultimo desiderio del papà malato magari anche i figli potrebbero cambiare programma ed opinione
Da mesi era evidente che senza la volontà ferrea e la presenza fisica di Silvio Berlusconi la famiglia avrebbe voluto passare la mano ma nulla oggi è escluso: davanti ad un ultimo desiderio del papà malato magari anche i figli potrebbero cambiare programma ed opinione. Forse il nome Berlusconi resterà ancora ben saldo alla guida del Monza, in questo caso con poteri ancora più ampi per Adriano Galliani. Di sicuro entro breve il Comune di Monza dovrebbe dare il via libera alla proposta di intitolare al creatore di Fininvest lo stadio dei brianzoli.