L’Inter ha una squadra intera in scadenza il prossimo 30 giugno. E questa non è una novità, visto che da tempo la dirigenza nerazzurra è al lavoro per decidere chi tenere e chi sacrificare sull’altare del bilancio.
Non è in scadenza ma prossimo al prolungamento con la società interista anche Hakan Calhanoglu
Alcune situazione già state risolte: Matteo Darmian ha rinnovato fino al 2024 con opzione per il 2025 a 2 milioni a stagione più bonus, tagliandosi del 30% gli emolumenti pur di restare. Scenario simile anche con Stefan De Vrij che rimarrà fino al 2025, ma vedrà i propri compensi scendere dagli attuali 4,5 milioni più bonus a 3,8 milioni annui. Non è in scadenza ma prossimo al prolungamento con la società interista anche Hakan Calhanoglu, autentica rivelazione stagionale nel ruolo di regista dove l’ha reinventato sapientemente Simone Inzaghi.
I casi spinosi: Dzeko e Bastoni
Per il centrocampista turco il rinnovo sarà fino al 2027 con stipendio che lieviterà dagli attuali 5 milioni a 6 milioni annui. Fin qui tutto bene e secondo programma. Adesso arrivano i casi spinosi da affrontare: da Edin Dzeko (non vuole scendere sotto i 5 milioni come salario) ad Alessandro Bastoni. Quest’ultimo l’estate scorsa aveva detto no a un quinquennale da 5,5 milioni a stagione da parte del Tottenham che era pronto a versare nelle casse di viale della Liberazione circa 50 milioni di euro cash per portarlo nella City.
Tinti nelle scorse settimane aveva flirtato con Bayern Monaco e Manchester City senza però produrre una offerta reale
Adesso gli scenari sono mutati: Conte, principale sponsor del difensore italiano, ha abbandonato la panchina degli Spurs e lo stesso Fabio Paratici ha perso forza all’interno del club. Tradotto: appare difficile un nuovo assalto. Bastoni e il suo agente Tullio Tinti lo sanno bene e per questo giocano una doppia partita: la prima prevede il rinnovo con la società meneghina dinanzi a un ritocco di stipendio intorno ai 6 milioni annui. Quelli che la stessa Inter aveva offerto a Milan Skriniar per restare. L’altra gara invece è di arrivare a scadenza per monetizzare il più possibile e andare via a parametro zero nell’estate 2024.
Scenario che l’Inter – dopo il caso Skriniar-Paris Saint Germain – vuole assolutamente evitare. Ecco perché la situazione è diventata spinosa e bisogna arrivare al dentro o fuori definitivo entro questa estate. Tinti nelle scorse settimane aveva flirtato con Bayern Monaco e Manchester City senza però produrre una offerta reale e concreta. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane. Intanto l’Inter a cavallo di Pasqua presenterà una prima offerta ufficiale per proseguire insieme: sul piatto un contratto fino al 2027 con stipendio da 4,5 milioni a stagione più premi. Uno step di crescita comunque importante in relazione all’attuale compenso di 2,8 milioni più bonus per arrivare a un massimo di 4 totali.
Non è in scadenza in tempi rapidi eppure in discussione Marcelo Brozovic
Non è in scadenza in tempi rapidi eppure in discussione Marcelo Brozovic: il legame con l’Inter del metronomo croato si esaurirà nel 2026, tuttavia oggi il regista non appare più al centro del progetto interista. Ecco perché dinanzi a una buona offerta dall’estero potrebbe essere venduto per fare cassa e sistemare il bilancio. Chi l’avrebbe mai detto soltanto qualche mese fa quando Epic Broz sembrava il più insostituibile dei titolarissimi interisti? Da intoccabile a esubero di lusso il passo è stato breve. Dalla Premier League (occhio al Liverpool di Klopp suo grande estimatore…) e da Barcellona sono pronti a bussare nelle prossime settimane…