Perchè leggere questo articolo? Il Governo Meloni non ha abolito la lotteria degli scontrini. Ma sono sempre meno gli italiani che partecipano. Aumentando le chance di aggiudicarsi i premi…
Ogni giovedì quindici consumatori italiani vincono 25mila euro a testa. Sono i premi legati alla lotteria degli scontrini. Che sono diventati molto più facii da aggiudicarsi visto che, secondo gli ultimi dati, a partecipare sono sempre meno italiani: in media 400mila al mese, un decimo dei 4 milioni che hanno chiesto il codice necessario per concorrere. E molti consumatori non sanno nemmeno che la riffa anti-evasione esiste ancora. Ogni mese continuano ad essere estratti 10 premi da 100mila euro che si aggiungono a quelli settimanali e alla maxi estrazione annuale da 5 milioni di euro.
L’idea della lotteria legata agli acquisti era stata partorita dal governo Gentiloni nel 2016, ma ha trovato attuazione con il governo Conte 2 nel 2021. L’idea alla base della lotteria degli scontrini è semplice: per incentivare l’emissione degli scontrini e contrastare l’evasione fiscale, ogni scontrino diventa una sorta di biglietto della lotteria, che consente di vincere un premio in denaro sia al consumatore sia all’esercente che ha emesso lo scontrino. Il governo Meloni ha confermato i 45 milioni l’anno di stanziamento.
Se 45 milioni sembrano pochi…
Come scrive Pagella Politica, “quarantacinque milioni di euro sono una cifra molto bassa per i conti pubblici, ma non sono comunque pochi soldi. Per avere un termine di paragone, il fondo contro i disturbi alimentari – inizialmente non rifinanziato dalla legge di Bilancio per il 2024 – poteva contare su 15 milioni di euro per il 2022 e 10 milioni di euro per il 2023. Il decreto “Milleproroghe” ne ha aggiunti altri 10 milioni per il 2024. In totale 35 milioni di euro in tre anni, dieci milioni in meno di quelli stanziati annualmente per la lotteria degli scontrini. Per il 2022 il “bonus psicologo” – altra misura di cui si è parlato molto –aveva ricevuto 25 milioni di euro.
La misura fu introdotta dal Conte 2 come parte del Piano Italia cashless: venne considerata come una misura anti evasione che, grazie allacollaborazione dei consumtori, avrebbe indotto i commercianti a emettere gli scontrini anche per acquisti di piccolo importi. E, soprattutto, favorito l’utilizzo di pagamenti con moneta digitale. Piuttosto che costringere le banche ad abbassare le commissioni sulle transazioni con bancomat e carte che fanno diventare antieconomico per il commerciante il suo utilizzo, si pensò alla scorciatoia di una dea al fascino della quale gli italiani non rimangono indifferenti, quella bendata.
Lotteria degli scontrini: non decollano i premi istantanei
Soltanto che la lotteria non ha riscosso il successo sperato e adesso il tentativo di rivitalizzarla passa attraverso l’introduzione di premi istantanei sul modello del Gratta & vinci. Annunciata nel giugno 2022 e incentivata dalla legge di Bilancio per il 2023, la lotteria istantanea non è tuttavia mai partita. E non partirà, secondo alcune stime prima di cinque o sei mesi.
L’anno è cominciato con la conferma delle regole ordinarie relative alla lotteria degli scontrini, per la cui partecipazione è ancora necessario che l’acquirente richieda all’esercente l’acquisizione del codice lotteria, mentre il meccanismo della lotteria istantanea punta a eliminare questo passaggio, in modo che tutti gli scontrini siano potenzialmente validi ai fini dell’estrazione dei premi. Una novità che tuttavia ad oggi, nonostante gli adeguamenti tecnici già richiesti agli esercenti, fatica a decollare.
La lotteria degli scontrini istantanea rientra tra le misure previste per l’attuazione del PNRR. Nello specifico, il decreto PNRR 2 ha previsto che con uno o più provvedimenti dell’Agenzia delle Dogane, d’intesa con l’Agenzia delle Entrate: “sono disciplinate le modalità tecniche di tutte le lotterie degli scontrini, sia istantanee sia differite, relative alle operazioni di estrazione, l’entità e il numero dei premi messi a disposizione, nonché ogni altra disposizione necessaria per l’avvio e per l’attuazione delle lotterie.”
Se ad un primo sguardo il ritardo nell’avvio della lotteria istantanea appare evidente, la conferma arriva guardando alle relazioni pubblicate sullo stato di attuazione del PNRR, si legge ancora su Pagella Politica. “Non parla invece di tempi l’ultima Relazione approvata dalla Cabina di Regia il 22 febbraio 2024, nella quale sul fronte dell’adozione di misure volte a ridurre l’evasione fiscale da omessa fatturazione, si legge semplicemente che: “è in corso di predisposizione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in condivisione con l’Agenzia delle Entrate, il provvedimento interdirettoriale che integrerà le disposizioni attuative già definite con la determinazione del 5 marzo 2020, n. 80217/RU (Modello determinazione (adm.gov.it)) – e successive modificazioni – al fine di renderle conformi alle nuove disposizioni legislative e di dare l’avvio alla Lotteria “istantanea”. Questo quindi l’ultimo tassello atteso, per il quale però non vi sono tempi certi.
La parabola discendente della lotteria degli scontrini. Confermata tuttavia dal Governo Meloni
La lotteria degli scontrini non è riuscita. In ogno caso, a conquistare gli italiani. Già alla fine del 2021 una relazione del ministero dell’Economia e delle Finanze evidenziava che tra febbraio e ottobre 2021 c’era stato un costante calo nell’emissione degli scontrini associati ai codici della lotteria. Dopo un picco iniziale, tra dicembre 2020 e marzo 2021, il numero dei codici della lotteria generati era rimasto di fatto stabile. Un ulteriore calo si era registrato nel 2022 e i numeri continuano a essere in discesa. Nonostante lo scarso appeal, la legge di Bilancio per il 2024 ha confermato gli stanziamenti destinati ai premi della lotteria: 45 milioni di euro annui per il 2024, il 2025 e il 2026.