“Qualcuno salvi Paola Egonu, o almeno la aiuti..”. La frase non è quella di un singolo, seppur molto conosciuto e conoscitore del mondo del volley italiano come pochi altri. Il concetto infatti ormai trova sempre più seguito in chi ha avuto a che fare con quella che da anni è una delle atlete simbolo dello sport italiano. Ma che però da qualche anno riesce a far parlare più con le sue dichiarazioni che con le sue azioni sul campo di Pallavolo.
Egonu: “Un figlio con la pelle nera? Vivrà lo schifo che ho vissuto io…”
L’ultima è di pochi giorni fa con un’intervista a Vanity Fair in cui l’opposto che oggi gioca in Turchia per quasi un milione di euro l’anno (rendendola una delle 3-4 pallavoliste più pagate del mondo) dichiara che “Un figlio con la pelle nera? Vivrà lo schifo che ho vissuto io…”. Insomma, la Egonu ha fatto l’ennesima schiacciata contro l’Italia evidentemente per lei un paese profondamente razzista dove di fatto è impossibile vivere in maniera serena per una persona di colore. E fa tutto questo alla viglia della sua serata di gala, sul palco del festival di Sanremo, di sicuro il massimo che la tv nazionale e offre da anni. E già questo controsenso in essere basterebbe a raccontare come le frasi della pallavolista appaiano quantomeno esagerate.
Le sue parole al termine della finale che ha regalato il bronzo ai mondiali di volley alle azzurre
Nel mondo del volley però per molti addetti ai lavori e l’ennesima riprova di quelle che sono le difficoltà personali, anzi, della fragilità della giovane, ancora giovane atleta che forse fatica a gestire certe situazioni e certe pressioni. Ricordiamo infatti pochi mesi fa le sue dichiarazioni sulla Nazionale al termine della finale che ha regalato il bronzo ai mondiali di volley alle azzurre: “Mi hanno chiesto ancora perché sono italiana…. Basta, questa è la mia ultima partita…”. Il tutto riferito in lacrime nel dopo-partita ad un uomo di sua fiducia e ripreso da un telefonino (per alcuni che non si sarebbe trovato al posto giusto ed al momento giusto…) senza però mai capire CHI le abbia fatto quella domanda dal certo contenuto razzista.
E poi il suo mostrarsi insofferente alle critiche nelle (rarissime) partite in cui gioca non da superstar come fa di solito e com’è… “Andrebbe aiutata – ci raccontano – dovrebbe imparare che le critiche ai campioni fanno parte del gioco, da sempre e sarà sempre così….”. Ci sono poi i risultati sul campo forse a non farla star tranquilla. Egonu ha scelto di lasciare Conegliano dove ha fatto la storia per scrivere capitoli nuovi in Turchia al VakifBank dove però ha fallito quello che era l’obiettivo principale del club più ricco del mondo, il Mondiale per Club, perso, ironia della sorte, proprio contro Conegliano trascinato da Bella Haak, l’altro fenomeno con cui la Egonu ha fatto cambio di squadra la scorsa stagione. Delusioni sul campo che stanno facendo pensare ad un suo prematuro e per certi versi clamoroso ritorno in patria, al vero Volley Monza.
Segno che forse in Italia non si vive così male…