Perchè leggere questo articolo? Oblio oncologico, la storia di Lucia, esclusa dal bando per le Fiamme Gialle. A nulla serviranno le limitazioni della nuova legge
“Sono stata esclusa dal concorso per l’ingresso della Guardia di Finanza nonostante abbia superato il tumore alla mammella“. La storia di Lucia Palermo, 32 enne di Caserta, è quella di tanti altri ex malati di tumore che vogliono partecipare ai concorsi per le forze dell’ordine. La ragazza ha superato il tumore al seno nel 2021 grazie a un intervento. Poi è stata sottoposta a una cura ormonale con compresse che durerà fino al 2025.
Lucia ora è in fase di follow-up, quindi medicamente guarita
Racconta a True-News.it:”Ho affrontato chemioterapia e radioterapia a scopo preventivo”. Ora è in fase di follow-up, quindi medicamente guarita. Ben duec oncologi l’hanno definita “pronta a qualsiasi attività con un rischio di recidiva del tumore pari a qualunque donna sana”. C’è un decreto, però, che blocca le sue aspirazioni: “Esiste una norma secondo cui le donne in follow-up da tumore al seno non sono idonee per il concorso“. E’, per precisione, dlg 61772 del 25/02/2016, che alla lettera a enuncia:
“Le patologie ed i loro esiti della ghiandola mammaria che sono causa di disturbi funzionali“.
Lucia si è candidata come psicologa: “Ho partecipato perchè nel bando non c’erano indicazioni sulle patologie tumorali. Si parlava solo dell’invalidità, che io ora ho al 75%, e che mi dava punteggio favorevole”. Poi, durante gli accertamenti, le vengono richiesti l’esame istologico e il certificato di invalidità. E scatta l’esclusione. A causa del decreto che non considera idonee le ex malate in follow-up. “Il mio avvocato – prosegue Lucia – ha escluso di fare ricorso perchè avremmo sicuramente perso. Il decreto è palese”. Lei, però, ha chiesto una revisione dell’eslcusione. A nulla sono serviti i pareri favorevoli di due oncologici.
La nuova legge sull’oblio oncologico
Proprio di recente la Camera e il Senato hanno di recente approvato la nuova legge sull’oblio oncologico, grazie alla quale le persone guarite da un tumore avranno diritto a non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica. Per quanto riguarda i concorsi, “al lavoro e alla formazione professionale, ai fini dell’accesso alle procedure concorsuali, quando nel loro ambito sia previsto l’accertamento di requisiti psicofisici o concernenti lo stato di salute dei candidati, è fatto divieto di richiedere informazioni relative allo stato di salute dei candidati medesimi concernenti patologie oncologiche da cui essi siano stati precedentemente affetti e il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta. Tale periodo è ridotto della metà nel caso in cui la patologia sia insorta prima del compimento del ventunesimo anno di età. L’oblio oncologico vale anche al fine della richiesta di adozione di un figlio”.
Legge sull’oblio oncologico, la replica di Lucia: “Con limiti più bassi siamo ugualmente fuori tempo”
Ma Lucia non ci sta. E replica: “In queste casistiche devono passare 5 anni dalla fine della “fase attiva delle cure” cioè il periodo di malattia più il periodo di cura complessivo”. La ragazza fa un esempio: “Per il concorso come Tecnico logistico amministrativo in guardia di finanza il limite d’età è attualmente di 32 anni, quindi io sarei rientrata, ma in molti concorsi i limiti d’età sono più bassi“.
Molti concorsi per le forze dell’ordine presentano, infatti, un limite d’età. Se prendiamo il caso della Guardia di Finanza, il corpo a cui aspira Lucia, si può entrare fino ai 42 anni solo nel ruolo di Marescialli Aiutanti e gli Ispettori del Corpo che abbiano totalizzato un minimo di 7 anni di anzianità. Il limite minimo per il grado minore oscilla tra i 26 e i 32 anni.
Insomma, la richiesta di Lucia, e di tante altre donne che hanno affrontano il cancro al seno, è di rivedere il limite di dieci anni. Soprattutto per poter coronare il sogno di entrare nelle forze dell’ordine e forze armate.
La petizione
Lucia ha lanciato una petizione su Change.org: al momento conta oltre 26mila firme. “Dopo anni di studio, master, impegno, ho visto il mio sogno infrangersi perché ho avuto una malattia. I concorsi pubblici hanno un limite di età, quindi non potrò più partecipare; l’attuale proposta di legge sull’oblio oncologico, purtroppo, non risolverebbe nulla in questi casi, perché prevede che siano passati 10 anni dalla fine della malattia. Vi chiedo una mano affinché possiamo finalmente cambiare la normativa e impedire a queste ingiustizie di ripetersi per tutte le persone come me“, si legge nell’annuncio.