L’esercito dei consiglieri e dei consulenti conta 80 persone. E, tra di loro, spiccano le figure più trasversali che spesso racimolano stipendi non di poco conto.
Come riporta oggi Repubblica, alcuni invece si fermano a 25 mila euro. Alcuni danno una mano a titolo gratuito. Tutti arruolati negli uffici di diretta collaborazione della presidente Giorgia Meloni, dei vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini e dei sottosegretari alla Presidenza del consiglio Giovambattista Fazzolari e Alfredo Mantovano.
Consulenti, Patrizia Scurti con Giorgia Meloni
Giorgia Meloni ha portato con sé Patrizia Scurti, capo della segreteria particolare con stipendio da 180 mila euro lordi all’anno, e Giovanna Ianniello come “coordinatrice eventi di comunicazione”. Il suo stipendio è di 160 mila euro. Non si conoscono ancora i compensi del neo capo ufficio stampa, Mario Sechi, ex direttore di AGI.
Consulenti, anche il guru della comunicazione Tommaso Longobardi
La rosa degli altri consulenti nell’orbita relazioni con i media è invece nota. E composta da vecchie conoscenze: Fabrizio Alfano, giornalista dell’Agi e già portavoce di Gianfranco Fini presidente della Camera: per lui compenso da 120 mila euro lordi all’anno come vice di Sechi. Nell’ufficio comunicazione anche Alberto Danese, compenso da 20 mila euro come “esperto internet e social media”, già autore della Voce del patriota. Nel team anche il guru di Giorgia Meloni, che ha lavorato per la Casaleggio associati: Tommaso Longobardi, con stipendio da 80 mila euro lordi all’anno. Il coordinatore del settore amministrativo della comunicazione è Carmelo Dragotta, compenso da 75 mila euro, Stefania Gallo con la qualifica di esperta e compenso da 50 mila euro. Il capo di gabinetto è Gaetano Caputi, con un passato al ministero dell’Economia e alla Consob, e stipendio da 221 mila euro.
Consulenti, la truppa di Antonio Tajani: c’è l’ex prete Matteo Tagliaferri
Repubblica riporta, nel dettaglio, tutti i nomi della squadra a Palazzo Chigi di Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio.
Tra i consulenti ed esperti a titolo gratuito per “le tematiche afferenti al settore della cultura” ha nominato il regista Pupi Avati. Come “consigliere per la politica economica e imprenditoriale” ha scelto l’ex deputato Sestino Giacomoni, compenso da 50 mila euro, e l‘ex calciatore del Milan, ed ex deputato, Giuseppe Incocciati come “consigliere per le tematiche giovanili e sportive”: per lui un obolo da 30 mila euro all’anno. Nell’elenco anche l’ex consigliera della Valle d’Aosta Emily Rini, che guadagna 30 mila euro. E poi anche un sacerdote della Congregazione della missione di San Vincenzo de’ Paoli, Matteo Tagliaferri: anche lui con stipendio da 30 mila euro. Tajani nel suo staff ha chiamato anche l’ex comandante della Guardia di Finanza, il generale Giorgio Toschi (a titolo gratuito) e il docente dell’Università di Roma “Foro Italico”, Carmine De Angelis, come “consigliere per le politiche degli enti locali”.
Gli uomini e le donne di Salvini
Salvini ha con sé 15 persone. Tra queste, l’ex deputato Armando Siri con un compenso da 120 mila euro all’anno come “consigliere per le politiche economiche, del credito e dello sviluppo sostenibile. Un altro ex deputato leghista e attualmente vicesindaco del Comune di Chiuduno in provincia di Bergamo, Stefano Locatelli, è stato invece nominato come “consigliere per i rapporti con le autonomie”, con compenso sempre di 120 mila euro all’anno. Come capo di gabinetto – prosegue Repubblcia – Salvini ha indicato Paolo Grasso, avvocato dello Stato, e come esperto giuridico il consigliere della Corte dei conti Pierpaolo Grasso. Tra gli esperti anche un suo storico portavoce, Matteo Pandini, con compenso da 60 mila euro: nell’ufficio comunicazione del leader della Lega anche Alessandro Pansera e Agostino Pecoraro, 40 mila euro ciascuno, già nel team dell’ex super esperto della comunicazione Luca Morisi.
Gli esperti dei sottosegretari
Sono ben 24 i consiglieri diplomatici. Si parte da Francesco Maria Talò: ex console a New York e rappresentante di Bruxelles alla Nato, ha in mano i dossier più delicati, Ucraina e futuro dell’alleanza Atlantica. Seguono quindi gli staff dei due sottosegretari alla Presidenza, Mantovano e Fazzolari. Il primo come consigliere giuridico ha indicato il professore dell’Università di Genova Francesco Farri, compenso da 80 mila euro, e come capo di gabinetto il consigliere parlamentare della Camera Nicola Guerzoni. A guidare la sua segreteria tecnica il viceprefetto Fabrizio Izzo. Il collega Fazzolari come segretari particolari ha scelto Camilla Trombetti, compenso da 60 mila euro, già consulente di FdI, ed Emilio Scalfarotto, dirigente di FdI a Fiumicino: 85 mila euro l’anno.