“E’ possibile che lei sia tormentata solo dal pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano? Capisce che oltre a quelli morti ci sono bambini mutilati che giacciono per terra?” L’ex diplomatica Elena Basile scatena di nuovo un putiferio. Queste le parole rivolte all’indirizzo della senatrice a vita Liliana Segre. Parole che hanno provocato una ondata di sdegno e reazioni. A partire da quella della diretta interessata, che tramite il figlio Luciano Belli Paci ha annunciato querela. Anche perchè Basile “ci ha risposto nella notte, una risposta vergognosa in cui dà la colpa ai giornali che hanno travisato” e che secondo lei “dovrebbero rettificare. Prendiamo atto della sua risposta e procediamo con la querela”.
Da Basile parole “odiose”, “inaudite”, “ingiuriose”, “farneticanti”
Parole “odiose”, “inaudite”, “ingiuriose”, “farneticanti“: questi alcuni dei commenti unanimi dal mondo della politica. E persino il presidente del Senato Ignazio La Russa ha commentato: “Mi associo ai giusti argomenti e alle parole che sono emerse in maniera unanime da parte di tutti i gruppi e abbraccio la senatrice che speriamo di vedere presto in Aula”.
La nuova vita di Basile come opinionista “contro”
Quello contro Liliana Segre è solo l’ultimo exploit di Elena Basile, che da diplomatica è divenuta opinionista e polemista. Daapprima scrivendo di guerra in Ucraina sul Fatto quotidiano con lo pseudonimo di Ipazia. Quindi nei talk televisivi come esperto di Medio Oriente e conflitto arabo-israeliano. Distinguendosi immediatamente per la radicalità delle sue posizioni. Rigorosamente filo-russe e filo-palestinesi. Epici i suoi scazzi con Corrado Formigli, Beppe Severgnini ed Aldo Cazzullo. Così come le velate accuse su X contro la Farnesina per non avere avuto la carriera diplomatica che riteneva di meritare. C’è da dire che Basile ha saputo inventarsene almeno due nuove e diverse. Oltre a quella di opinionista, quella di scrittrice. O “writer of fiction”, come si definisce sui social. Ha iniziato a pubblicare romanzi nel 1995. L’ultimo nel 2022, “In famiglia”, edito da La Nave di Teseo.
Elena Basile: ambasciatrice oppure no?
Nata nel 1959 a Napoli, e laureatasi all’Orientale in Scienze Politiche, il suo percorso diplomatico è stato ad ogni modo consistente. Non è mai arrivata al grado di ambasciatrice ma si è fermata al grado appena precedente, quello di ministro plenipotenziario. Così una nota del sindacato dei diplomatici: “Sebbene dopo aver servito a Tananarive, Toronto, Budapest e Lisbona abbia svolto nel corso della sua carriera anche le funzioni pro tempore di capo missione in Svezia e Belgio non è mai stata promossa al grado di ambasciatrice”. Puntualizzazioni resesi necessarie dopo che Basile continuava a presentarsi nei salotti televisivi come “ex ambasciatrice”.
Parole che l’ex diplomatica non prese bene. Così su X: “Sono stata la prima ministra plenipotenziaria donna Ambasciatrice a Bruxelles. I miei predecessori (sono stati Min Plen (ministri plenipotenziari, ndr), uomini con funzioni di Ambasciatore come sottoscritta. Prassi: ambasciatori di funzione sono chiamati Ambasciatori. Tutti. Burocrazia ridicola, meschina. Macchina del fango”