Dopo Pasquale Tridico c’è Micaela Gelera: è lei la nuova commissaria straordinaria dell’Inps, nomina ufficializzata con il Dpcm firmato il 15 giugno 2023 dalla premier Giorgia Meloni.
Gelera e le polemiche per lo stipendio (uguale a quello di Tridico)
Si tratta della prima donna a ricoprire il ruolo. Ma la sua nomina è stata accompagnata da qualche polemica. In particolare per il suo compenso. E’ stato il Fatto Quotidiano ad annotare che a Gelera spetta lo stesso stipendio del Presidente dell’Inps: 150 mila euro lordi l’anno. La stessa cifra che Giorgia Meloni aveva bollato come sperpero di denaro pubblico, quando tale stipendio fu attribuito a Pasquale Tridico, vicino ai Cinque Stelle.
Gelera, l’attuaria vicina alla ministra Calderone
Nata a Roma nel 1972, Gelera si è laureata nella facoltà di Statistica ed è iscritta all’Albo degli attuari. Cosa fanno gli attuari? Si occupano della costruzione e valutazione di prodotti finanziari, assicurativi e previdenziali, elaborando analisi statistiche e occupandosi di gestione dei dati. E’ stata coordinatrice della Commissione Pensioni dell’Ordine degli Attuari. E dal 1996 è socia dello Studio Attuariale Orrù e Associati (oggi Studio Orion), fondato da Giuseppe Orrù, l’ex presidente dell’Ordine degli attuari. Lo studio offre consulenze alle assicurazioni, alle banche, ai fondi pensioni e anche ad enti ed istituzioni e nel 2022 è stato anche consulente della Camera dei deputati per un importo di 41.811 euro.E’ inoltre lo studio responsabile del bilancio dell’Enpacl, l’ente di previdenza dei Consulenti del lavoro. Gelera è ritenuta molto vicina alla ministra del lavoro Marina Calderone, che per anni è stata a capo del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del Lavoro. Ed anche questa conoscenza pregressa ha provocato qualche chiacchiera a palazzo.
Inps, l’agenda di Gelera: “Scelte inclusive, anche per il lavoro femminile”
In una delle sue prime uscite pubbliche, Gelera ha così delineato gli orizzonti del suo incarico: “Daremo tutto il nostro supporto affinché il Governo faccia scelte in ambito pensionistico e di sostegno al lavoro che siano inclusive, eque e finalizzate soprattutto alla sostenibilità del sistema”. In primo piano anche le tematiche di genere: “Bisogna includere il lavoro femminile all’interno del welfare nonché attuare politiche attive sull’entrata e la permanenza e la redditività delle donne e dei giovani in funzione della sostenibilità del sistema previdenziale”.