Calabria, si continua a discutere del caro prezzi a scuola con la Regione che è stata costretta ad intervenire per arginare il problema. Tuttavia, per qualcuno in Consiglio non è abbastanza lo sforzo fatto.
Calabria, sul caro prezzi a scuola interviene la Regione
La Regione Calabria è intervenuta sul caro pressi a scuola dopo le polemiche dei giorni scorsi. Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti, ha da una parte apprezzato lo sforzo: “Apprendo con favore della decisione della Giunta regionale, comunicata dal vicepresidente con delega all’Istruzione Giusy Princi, di stanziare risorse da destinare all’istituzione di borse di studio a favore di studenti superiori meritevoli per contrastare il rincaro dei costi di libri e materiale didattico. La Regione interviene così ad integrare con fondi propri gli esigui finanziamenti ministeriali, decidendo di ampliare la platea dei beneficiari portando il limite Isee a 14mila euro contro i 6mila previsti dal voucher ministeriale”.
“Non è sufficiente”
Tuttavia, per Lo Schiavo non è sufficiente l’intervento della Regione. “Esattamente ciò che io stesso ho chiesto nei giorni scorsi attraverso un’interrogazione rivolta proprio alla delegata all’istruzione. Mi fa piacere dunque che lo stimolo sia stato colto o quantomeno abbia contribuito a smuovere le acque unitamente agli appelli giunti da associazioni di rappresentanza che hanno focalizzato l’attenzione sull’aumento dei costi e sulle oggettive difficoltà di tante famiglie calabresi. Spiace però constatare che la misura di fatto escluda gli studenti delle scuole secondarie di primo grado (le vecchie “medie”) cui non si è pensato di destinare ulteriori risorse rispetto a quelle già stabilite a livello ministeriale”.
“Altro appunto da fare all’esecutivo regionale è sulla programmazione dell’intervento. Se questo fosse stato previsto per tempo, gli strumenti di sostegno alle famiglie avrebbero già in questa fase accompagnato i loro sforzi e alleggerito gli esborsi nell’imminenza dell’avvio delle lezioni. Sicuramente l’esperienza servirà ad adottare una programma più attento il prossimo anno, intanto è da apprezzare l’impegno teso a garantire la piena fruizione del diritto allo studio da parte degli studenti calabresi”.
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