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Concorso per educatori di asili nido: è bufera. Gli esclusi annunciano il ricorso

Concorso per educatori di asili nido

Concorso per educatori di asili nido è finito nella bufera nei Comuni di Sesto e Campi Bisenzio. Alcuni hanno denunciato di essere stati bloccati per alcuni requisiti. Sulla vicenda è intervenuto anche  l’assessore alle Politiche educative.

Concorso per educatori di asili nido: è bufera

Finito nella bufera il concorso pubblico per educatori di asilo nido nei Comuni di Sesto e Campi Bisenzio. Tuttavia, ci sono state proteste perché alcuni sono stati bloccati dai requisiti riguardo l’età e i titolo di studio.

Ad intervenire sulla vicenda è stato l’assessore alle Politiche educative Sara Martini: “Alcuni candidati hanno sollevato perplessità, tuttavia, dopo una attenta valutazione e uno studio approfondito da parte degli uffici coinvolti, riteniamo di aver operato interpretando correttamente la complessa normativa vigente. Per quanto riguarda il titolo di studio, il requisito della laurea deriva da una previsione del contratto collettivo nazionale di lavoro che richiede questo titolo per la qualifica oggetto del concorso”.

“Il requisito dell’età massima invece – prosegue l’assessore – risponde alla necessità pratica di disporre di personale in grado di svolgere una mansione che richiede impegno e sforzo fisico. Trattandosi di un lavoro usurante, l’obiettivo è di poter investire nel medio-lungo periodo, garantendo continuità educativa e limitando il ricorso al lavoro interinale alla copertura delle sole assenze di breve durata, mantenendo un’alta qualità del servizio. Dal punto di vista formale, la legittimità di questa previsione è sostenuta da consuetudini diffuse e da un’ampia giurisprudenza. Comprendo l’amarezza di chi si vede escluso in seguito al mancato possesso di questo requisito, ma è stato previsto per rispondere in maniera efficace alle peculiari caratteristiche di questo servizio”.

Gli esclusi annunciano il ricorso

Alcuni esclusi hanno annunciato il ricorso e hanno denunciato la vicenda. “Nel bando – spiegano chi piò essere escluso – sono incluse solo persone dai 18 anni ai 40 e non sono considerati una serie di titoli di studio validi secondo la legge regionale per poter fare l’educatore, tra questi tutti i diplomi ottenuti prima del 2001, che invece hanno piena validità visto che solo dal 2001 è necessaria la laurea per lavorare nei nidi. Ma anche alcune lauree come quella in Psicologia vecchio ordinamento. C’è una legge che dice che questi titoli sono validi e non si capisce perché non debbano essere presi in considerazione”.

 

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