Inizio della scuola alle porte e polemiche già in corso tra il Ministero dell’Istruzione e i sindacati sulle assunzione e precari che continuano a far discutere. Il ministro Valditara ha annunciato i risultato dei tanti assunti.
Inizio della scuola tra le polemiche: Valditara annuncia i tanti assunti
L’inizio della scuola è alle porte ma già sono iniziate le polemiche tra il Ministero e i sindacati “Abbiamo assegnato il 79,9% dei posti autorizzati dal Mef contro il 47,4 dello scorso anno. Restano vuoti 40.404 posti a fronte di 56.324 dell’anno scorso. Per il sostegno la chiamata dalle graduatorie delle supplenze ha funzionato anche se restano 66 mila posti assegnati a insegnanti non di ruolo”. “Gli assunti sono 40.619, 2.813 in più dello scorso anno” ,ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
“Abbiamo una o due settimane di anticipo nelle procedure, i tempi per compilare le domande sono diminuiti del 35% e gli insegnanti possono firmare i contratti anche da remoto. Abbiamo avviato un lavoro di semplificazione e digitalizzazione”. Poi il resto dei precari: “Secondo i nostri calcoli, i supplenti saranno poco più di 130 mila“.
Poi il Ministro torna sul sostegno: “Va detto che i posti sul sostegno affidati in parte a supplenti saranno destinati a un aumento: ci saranno nuove certificazioni mediche che arriveranno ad anno già avviato“.
I sindacati attaccano
Tuttavia, i sindacati hanno attaccato soprattutto per il numero alto ancora di supplenti. “Si può ipotizzare un quadro che non si discosta in modo significativo da quello dell’anno precedente: la percentuale di assunzioni, che l’anno scorso era stata del 43,94% rispetto alle disponibilità, non cresce di molto se riferita alle reali disponibilità (oltre 81.000 posti) e non soltanto al contingente di posti autorizzati (poco più di 50.000)“, ha detto Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola.
“Il sistema di reclutamento centrato esclusivamente sui concorsi per esami, di cui negli ultimi anni si è avuta una moltiplicazione, non assicura la copertura del fabbisogno di docenti“, aggiunge Barbacci. Secondo la sindacalista, “occorre avvalersi di un altro canale di reclutamento, che valorizzi l’esperienza di lavoro: le assunzioni da GPS ancora una volta dimostrano che una soluzione è possibile, se ne ragioni e si renda strutturale un canale che da alcuni anni si rivela praticabile ed efficace“, conclude.
“La campanella suonerà con oltre 200 mila supplenti. È un danno per i precari ma soprattutto per gli alunni ai quali non viene garantita la continuità didattica“, è il commento di Giuseppe D’Aprile, segretario generale della Uil Scuola Rua. “Gli alunni rischiano di cambiare anche tre docenti all’inizio dell’anno sulla stessa disciplina – afferma D’Aprile -. Assisteremo come di consueto “al balletto” del personale. A questo si aggiunge il problema sul sostegno. Migliaia di posti in deroga anche in assenza di docenti specializzati. Servono 80mila docenti di ruolo per la copertura dei posti“.