Emergenza rincari anche a scuola, e a denunciarlo questa volta sono i presidi. I libri di testo, infatti, sono aumentati del 15% rispetto all’anno scorso.
Scuola, i presidi lanciano l’allarme: “Libri più cari del 15%”
Le richieste dei presidi per la scuola
Rusconi, sempre su questo argomento, ha poi riassunto le richieste dei presidi, rimarcando che “noi presidi da una parte abbiamo chiesto che venga rivisto il limite che la scuola non deve superare: se alziamo il limite naturalmente sale la spesa per i genitori, ma le Regioni a loro volta devono aumentare i buoni-libro per le famiglie meno abbienti, alzando l’Isee”, ha detto Rusconi. “La Lombardia per esempio distribuisce molti buoni libro, mentre ci sono regioni del Sud dove questo numero è molto basso. Le competenze sono regionali e bisogna adeguarle“, ha aggiunto. Secondo l’Associazione nazionale dei Presidi, quindi, gli istituti devono rivedere al rialzo i tetti di spesa per i libri e le Regioni devono fare uno sforzo in più per aumentare i bonus per le famiglie meno abbienti.
“Editori? Facciano libri meno costosi”
Sempre Rusconi, poi, ha lanciato un appello alle case editrici. “Gli editori facciano libri più spartani. Servirebbe da parte loro una maggiore parsimonia per renderli meno costosi: ho visto libri in Giappone, molto spartani, su carta riciclata. Tutte le scuole hanno ormai le lavagne interattive multimediali, e gli insegnanti riescono a prendere molti materiali da internet. Per cui incrementiamo le biblioteche e quelle digitali.”