A volte non ritornano. Nonostante le voci che ciclicamente si susseguono con cadenza regolare e puntuale, questo matrimonio non s’ha da fare. Almeno per il momento. Eh già, perché ci sono state più prime pagine negli ultimi mesi che telefonate dirette tra Alessandro Del Piero e la Juventus. Questo per molteplici motivi: se da un lato appare decisamente affascinante rivedere in bianconero il suo leggendario numero 10, dall’altro i vertici della Vecchia Signora nutrono particolari perplessità sulla reale consistenza dell’operazione. Oltretutto dopo le prime due telefonate perlustrative, una delle quali tra l’altro per interposta persona, i dialoghi non sono proseguiti. Altro che fumata bianconera imminente come raccontavano taluni a cavallo delle festività Natalizie.
Del Piero non accetterebbe un ruolo di mera rappresentanza alla Javier Zanetti
Qua siamo quasi a Pasqua e l’accordo è in alto mare. Ma andiamo con ordine. Alex per lasciare Los Angeles dove si è realizzato a trecentosessanta gradi a livello imprenditoriale vuole garanzie ben precise. Per intenderci: Del Piero non accetterebbe un ruolo di mera rappresentanza alla Javier Zanetti all’Inter o marginale come capitato nelle esperienze poi naufragate di Giancarlo Antognoni alla Fiorentina e Francesco Totti alla Roma. L’ideale riferimento di Pinturicchio, come l’aveva ribattezzato l’avvocato Gianni Agnelli, resta l’amico Paolo Maldini che al Milan ha pieni poteri nell’area tecnica, dove fa il mercato, sceglie i giocatori e gestisce la squadra rossonera. Esempio stimolante ma non semplice da replicare. Anzi, forse in unicum nel panorama grandi club-bandiere: binomio storicamente conflittuale.
Senza dimenticare che Alex attualmente è sotto contratto con Sky Sport
Ecco perché Del Piero – seppur tentato visto il grande amore che lo lega alla Juve – riflette e non appare così caldo verso l’opzione dirigenziale. Senza dimenticare che Alex attualmente è sotto contratto con Sky Sport, che gli versa 500mila euro all’anno. Mica male per 4-5 ospitate al mese, molte delle quali pure via Skype da LA. Insomma, la Juve è la Juve ma ad oggi non sembra così stimolante e convincente. Molto dipenderà anche dal nuovo allenatore che ci sarà: dovesse restare Massimiliano Allegri sulla panchina della Vecchia Signora la sensazione è che il tecnico livornese prediliga lavorare e interagire con figure manageriali più che ex calciatori in ambito di mercato. Non a caso Max ebbe un grande feeling con Beppe Marotta è tuttora vanta un rapporto straordinario con Adriano Galliani. Insomma, due nomi ben distanti da Del Piero. Indi per cui – col massimo rispetto di chi tra novembre e dicembre ha confezionato almeno 5-6 prime pagine con titoloni roboanti a nove colonne – finora non c’è spazio per il ritorno a casa del miglior marcatore di tutti i tempi della squadra juventina. D’altronde se Ulisse ci mise 20 anni per tornare a Itaca, a Del Piero mancano ancora due lustri per riabbracciare la sua Penelope bianconera…