Ci sono cascato di nuovo avrebbe cantato Achille Lauro. Parole che si addicono perfettamente ad Andrè Onana, alle prese con un momento complicato. La cacciata dal Mondiale di Qatar 2022 macchia la stagione del portiere camerunense che non è nuovo a scivoloni e disavventure fuori dal campo. Tanto affidabile tra i pali sul rettangolo verde, quanto pasticcione nelle questioni extra calcio. Ma andiamo con ordine.
La questione è stata ben più seria e livorosa
Le voci più concilianti avevano raccontato di una rottura tra il portiere dell’Inter e il commissario tecnico della nazionale africana Rigobert Song per mere questioni di lana caprina. Della serie: non mi piace che giochi cotto nei passaggi, ma dovresti rilanciare lungo in profondità sulle punte. Macché! Tutte baggianate o quantomeno versioni edulcorate dalle parti vicine all’entourage del calciatore. La questione è stata ben più seria e livorosa. Tanto da sfociare in una separazione in piena Coppa del Mondo. Altro che mere questioni tecnico-tattiche. Tutto nasce nell’antivigilia della famigerata gara contro la Serbia. In allenamento Onana alza (troppo la voce) verso alcuni compagni, rei – a suo dire – di non essere in forma e all’altezza della competizione.
Una discussione feroce che coinvolge anche l’ex centrale del Torino Nikolas N’Koulou
Una discussione feroce che coinvolge anche l’ex centrale del Torino Nikolas N’Koulou. Song cazzia i due e Onana non ci sta: il portiere va tutte le furie e risponde per le rime al suo allenatore, mancando evidentemente di rispetto a una figura che ricopre un grado superiore a livello di autorevolezza. Nello scontro Onana sfida apertamente agli occhi dei compagni il proprio ct, dicendosi pronto anche ad abbandonare la competizione. Una sorta di braccio di ferro per dimostrare la propria importanza. Tanto da non partecipare neppure alla conferenza stampa di vigilia. Le prime avvisaglie (all’epoca non colte da nessuno…) della crisi. Per non perdere la faccia e soprattutto le redini del gruppo Song lo punisce, escludendolo lunedì mattina dall’undici titolare che affronta la Serbia. Onana a quel punto annuncia la decisone di andarsene e ripartire subito. Un errore dettato dalla rabbia e dalla poca lucidità. Il portiere interista, infatti, nelle ore successive prova a tornare sui suoi passi, aspettando un confronto con Song.
Il portiere interista nelle ore successive prova a tornare sui suoi passi
Il faccia a faccia però non arriva e la federazione calcistica del Camerun si schiera compatta al fianco del tecnico, annunciando la sospensione temporanea dell’estremo difensore. A nulla vale il tentativo in extremis di alcuni giocatori che provano a fungere da paciere, tentando di recuperare alla causa in vista del match col Brasile l’ex Ajax. Niente da fare. Song e la Federazione restano irremovibili e compatti tra loro: Onana deve ansarsene. Una scelta avallata e vidimata anche dal suo grande amico e mentore Samuel Eto’o, oggi presidente federale, che gli volta per la prima volta in carriera le spalle. E così il portiere l’indomani fa le valigie e lascia il Qatar. D’altronde già l’anno scorso con Erik Ten Hag ad Amsterdam ebbe più di una divergenza tanto da essere retrocesso per motivi non di campo da primo a terzo portiere nel finale di stagione. Sempre colpa – si sussurra – di una lingua un po’ troppo lunga…