“Il calcio mi ha insegnato che abbiamo sempre bisogno l’uno dell’altro.” Preciso, pulito, senza sbavature, come un intervento da ultimo uomo direttamente sul pallone: Danilo Luiz da Silva riceve la XXV edizione del Premio L’Altropallone. Il premio viene conferito annualmente per meriti sociali ad una personalità dello sport che utilizza la pratica sportiva come veicolo per trasmettere valori di inclusione, educazione, uguaglianza.
Il progetto Futuro Re20ndo di Danilo
Nel 2015, nella sua città natale, Bicas (Minas Gerais), Danilo ha fondato il progetto Futuro Re2ondo, un’accademia dove centinaia di bambini e bambine hanno la possibilità di vivere ogni giorno un’esperienza di sport in chiave educativa, oltre a ricevere supporto scolastico, cure dentali, accompagnamento pedagogico e psicosociale. “Cerchiamo di trasmettere una speranza e un’opportunità” spiega Danilo, perché il calcio è lo strumento, non il fine: “Attraverso il pallone vogliamo dimostrare ai bambini che è possibile sognare, e anche se non si diventerà dei professionisti, si possa trovare comunque la felicità. Per questo anche avere una buona pagella è molto importante”.
Raggiunto da L’Altropallone a margine delle amichevoli della Selecao con Guinea e Senegal, Danilo ragiona sui diversi episodi di razzismo che si sono verificati nell’ultimo campionato di Serie A. “Secondo me la cosa principale è l’educazione, dobbiamo ripartire sempre dai bambini. Saranno loro che un giorno fermeranno il razzismo”. E poi, una promessa ai tifosi bianconeri per la prossima stagione. “La Juventus non ci permette di non dare il 100% in ogni partita, sappiamo che ci aspetta una stagione difficile ma sogno di tornare a vincere: so quanto è bello farlo con questa maglia e con la nostra gente. Negli ultimi anni abbiamo sofferto un po’ di più di quello che pensavamo e ora possiamo e dobbiamo tornare a regalare una gioia a noi stessi e ai tifosi”.
Il metodo Danilo
E se il “metodo Danilo” è universale, progetti simili sono replicabili in ogni angolo del pianeta, anche a Milano, dove l’associazione YouSport SocialClub coinvolge giocatori provenienti da tutto il mondo per parlare la lingua universale del pallone. Inclusione sociale, aggregazione di migranti, rifugiati e richiedenti asilo, ma anche una squadra femminile con cui sconfiggere ogni pregiudizio di genere con uno slancio offensivo di passione e gioco di squadra, contro ogni forma di razzismo e discriminazione. Un assist unisce i campi polverosi di periferia ai campetti improvvisati nei cortili dei campi profughi, a ricordarci di come il calcio sia uno strumento per accorciare la distanza tra sogni e realtà.
La consegna del premio giovedì 29 giugno alla Canottieri Milano
A Milano, giovedì 29 giugno, verrà consegnato il premio sPace all’associazione YouSport e il Premio L’Altropallone a Danilo Luiz da Silva e sarà ritirato da un membro del suo staff. Il calciatore sarà presente con una testimonianza video eventualmente disponibile per i media interessati. L’evento si svolgerà presso “Canottieri Milano”, Alzaia Naviglio Grande 160 alle 21:30.