Home Economy Champions da 2,5 miliardi. Più squadre, più partite, più tutto

Champions da 2,5 miliardi. Più squadre, più partite, più tutto

Champions League sorteggi ottavi

Perché leggere questo articolo? Montepremi record, nuovo format, cinque italiane in campo: tutto ciò che serve sapere sulla formula della Champions 2024-25

Nuova, ricca, confusa: la nuova Champions League, che nel tardo pomeriggio di giovedì 29 agosto prenderà ufficialmente il via con il sorteggio al Grimaldi Forum di Montecarlo, è una creatura tanto affascinante quanto discutibile, nel format pronto a debuttare in questa stagione. Un format in cui tutto è di più: più partecipanti, più partite, più soldi in palio, ma anche più caos, perché la formula a classifica unica, per quanto abbastanza intuitiva, va a cozzare con un calendario che renderà il sorteggio, probabilmente, determinante, e che non sarà facile da ricordare.

Il nuovo format della Champions

36 squadre, quattro in più rispetto alle ultime edizioni canoniche, per una sola classifica, anche se i club saranno divisi in quattro gironi da nove squadre. Ogni squadra disputerà otto partite nella prima fase: gare di sola andata (quattro in casa e altrettante in trasferta) contro otto diverse avversarie, e i risultati alla fine comporranno una graduatoria unica e complessiva che qualificherà direttamente agli ottavi di finale le prime otto, mentre le classificate dal nono al ventiquattresimo posto si scontreranno (nona contro ventiquattresima, decima contro ventitreesima ecc.) per gli altri otto posti che daranno accesso alla fase a eliminazione diretta, il cui tabellone sarà di tipo tennistico. Dopo le gare dei girone, saranno immediatamente eliminate appena otto squadre, quelle classificate dal venticinquesimo posto in poi.

Quattro le fasce del sorteggio, definite in base al ranking delle varie squadre, ma di fatto depotenziate, perché alla fine ogni club giocherà due partite contro squadre di prima fascia, due di seconda, due di terza e due di quarta. Va da sé che sarà un po’ più difficile seguire la classifica, soprattutto quella delle 24 squadre che ogni club non affronterà: un aspetto, questo, che rende il format, diciamo così, più lontano dall’attenzione che il tifoso focalizza soprattutto sul proprio club.

Il montepremi

Questi, però, sono dettagli. Conta di più, per i club, il montepremi, e il piatto è ricco. Questa Champions, abbozzata quando tra il presidente Uefa Alexander Ceferin e Andrea Agnelli (ex numero uno dell’Eca) il rapporto pareva un idillio di amicizia, elargirà a ogni partecipante. Il montepremi è di circa 2,5 miliardi di euro e fa inevitabilmente gola, anche perché l’Uefa lo ha annunciato, e ampliato, anche per contrapporsi, nel 2021, all’affaire Superlega, che fra l’altro prometteva denari a palate.

Così, nella nuova Champions, 18,62 milioni sono il premio di sola partecipazione per ognuna delle 36 qualificate, quindi arriveranno i premi-partita: 2,1 milioni per ogni vittoria, 700 mila euro per ogni pareggio. Altra pioggia di denaro dalla classifica: 9,9 milioni per la prima, 9,625 milioni per la seconda, 9,35 per la terza e via via a scalare attraverso quote da 275 mila euro per ogni posizione, e ciò significa che la trentaseiesima otterrà, appunto, 275 mila euro, la trentacinquesima 550 mila e così via.

Oltre a questo, le prime otto otterranno ulteriori 2 milioni, le classificate dal nono al sedicesimo posto 1 milione e così pure le qualificate ai playoff 1 milione. Poi 11 per le qualificate agli ottavi, e ancora 12,5 per i quarti, 15 per le semifinali, 18,5 per la finale, e ulteriori 6,5 milioni alla vincitrice. Non solo: ci sono anche 853 milioni complessivi che i club si divideranno sulla base di un parametro chiamato value, il valore del club, vale a dire il combinato disposto degli ex ranking storico e market pool.

Cinque italiane in Champions

Logico che, per le cinque italiane – in ordine alfabetico: Atalanta, Bologna, Inter, Juventus e Milan – il gioco valga la candela. Il numero dei club di A non è mai stato così elevato e, se alla fine della stagione l’Italia manterrà il posto fra le prime nazioni del ranking dei risultati ottenuti in Europa, sarà così anche nel 2025-26. Per il resto, non saranno possibili derby nella prima fase, e allora il giorno del sorteggio la curiosità sarà tutta per capire chi saranno le avversarie: dai campioni in carica del Real Madrid, con in più Mbappé, all’Aston Villa di Emery tornato tra i grandi, dai plutocratici Manchester City e Psg allo Stoccarda, passando per Brest, Celtic, Arsenal, Shakhtar. L’Inter è la sola italiana in prima fascia, mentre Atalanta, Juventus e Milan sono in seconda e il debuttante Bologna in quarta. Risuoni allora l’inno: si parte.