La coppia Tita-Banti si aggiudica l’oro nella vela, categoria Nacra 17, alle Olimpiadi 2021. Con la vittoria del duo azzurro l’Italia conquista così la ventinovesima medaglia ai Giochi di Tokyo, migliorando le prestazioni delle precedenti olimpiadi, a Rio e a Londra. Gli ori, nel 2016 e nel 2012, erano tuttavia 8 mentre a Tokyo ammontato tuttora a 5. Rimangono però da disputarsi ancora molte gare: il 3 agosto i quarti di finale di volley e basket. Intanto una nuova vittoria è stata portata a casa, e un altro pezzo di storia è stato scritto, con la prima medaglia azzurra in un evento misto. Ma chi sono Ruggero Tita e Caterina Banti, i velisti da oro olimpico?
Medaglia d’oro nella vela per la coppia Tita-Banti. Ecco chi sono i nuovi campioni delle Olimpiadi
La vela italiana torna sul podio alle Olimpiadi dopo 13 anni, conquistando l’oro che non si otteneva da Sydney 2000. A portare in alto gli azzurri stavolta sono Ruggero Tita e Ceterina Banti, che eccellono nella categoria Nacra 17, con una medaglia pregiatissima. I due velisti si sono incrociati per la prima volta nel 2016 e da allora hanno condiviso lo stretto abitacolo del catamarano volante aggiudicandosi una moltitudine di trofei, ultimo quello olimpico.
Ruggero Tita, chi è il velista appassionato di sport estremi
Ruggero Tita, classe ’92 della provincia di Trento, sale a bordo della prima barca a vela quando ha 8 anni. A 12 è già parte del team della nazionale. Poi, dopo un breve periodo nella categoria 29er, si lancia sulle barche veloci e spettacolari progettate da Julian Bethwaiten, categoria 49er. Con queste vele prende i venti di numerose gare, diventando l’elemento più giovane della squadra olimpica nazionale, campione europeo YouthU23 e argento mondiale.
È solo l’inizio del suo successo, però, perché presto lavora nel team di Luna Rossa, gira il mondo partecipando a regate internazionali e viene convocato alle Olimpiadi di Rio. Ma è solo dopo i Giochi del 2016 che sperimenta con Caterina Banti il Nacra 17. Nel frattempo l’atleta non disdegna gli sport estremi, in particolare quelli nella neve, come snowboard e ski freestyle, e si laurea in Ingegneria Informatica all’Università di Trento.
Caterina Banti: “il feeling con Ruggi è stato immediato”
Caterina Banti è di Roma, ha 34 anni e si è innamorata della vela per puro caso sul lago di Bracciano. Prima di mettere piede su un Nacra 17 pratica scherma, ginnastica ritmica ed equitazione. L’incontro con Ruggero Tita segna l’inizio di una lunga stagione di successi. Dal primo posto sul podio europeo all’oro mondiale, per poi volare verso le Olimpiadi di Tokyo. Così la coppia si consolida: lei a prua, prodiere, lui a poppa, al timone, per scrivere una nuova pagina di storia in merito alle imbarcazioni miste.
“Adoro la sensazione di libertà — racconta Banti — con Ruggi le strade si sono incrociate nel 2016: il feeling è stato immediato, non abbiamo dovuto costruirlo“. Da costruire invece il rapporto fatto di intese fulminee che serve alla coppia per far decollare il catamarano volante: “Io ho cinque anni più di Ruggero – dice Caterina – siamo diversi in tutto, però alla base della nostra collaborazione sportiva avverto forte la volontà condivisa di fare tanto, e farlo bene“.
La finale di Tita-Banti sul Nacra 17
8:30 italiane del 3 agosto. Si attende il via della regata più importante di Tokyo, con il Nacra 17 di Tita-Banti a puntare l’oro olimpico. Condizioni meteo ottimali, e di fatto gli italiani hanno già l’argento, ma hanno tutte le carte in regole per conquistare il primo posto sul podio. Al via c’è già il primo colpo di scena, con la Germania penalizzata per non avere lasciato spazio a un’altra imbarcazione nella fase di pre-start.
La coppia Tita-Banti nel frattempo è vicina ai britannici alla prima boa di bolina, con cui a strettissimo contatto gioca la finale. La strategia degli azzurri è perfetta, e si arriva all’ultimo lato di poppa con continui sorpassi tra Gran Bretagna e Italia. Gli azzurri si piazzano saldamente al sesto posto, posizione che garantirebbe l’oro al di là delle prestazioni della Gran Bretagna. Si taglia il traguardo, oro per l’Italia!