Archiviata la giornata 20 di campionato, il quadro è ormai ben chiaro. Dopo aver chiuso il girone d’andata, è così cominciato quello di ritorno e la classifica Serie A si presenta ben delineata, soprattutto per quanto riguarda la vetta. Il Napoli, ormai imbattibile, vanta un distacco enorme sull’Inter, seconda. Seguono poi Lazio e Atalanta, male il Milan.
Serie A: la classifica dopo 20 giornate
La 20° giornata di Serie A sarà sicuramente da ricordare per il big match tra Napoli e Roma, vinto dai ragazzi di Spalletti grazie al 2-1 e all’ennesimo gol di Osimhen. Gli azzurri hanno così ottenuto altri tre punti e, in questo momento, risultano imprendibili. L’Inter riesce a vincere sulla Cremonese seppur senza convincere più di tanto. Lazio e Fiorentina si dividono la posta. Crollano Milan e Juventus, sempre più in crisi.
Di seguito la classifica aggiornata:
- Napoli: 53 punti
- Inter: 40
- Lazio: 38
- Atalanta: 38
- Milan: 38
- Roma: 37
- Udinese: 29
- Torino: 27
- Bologna: 26
- Empoli: 26
- Monza: 25
- Fiorentina: 24
- Juventus: 23 (-15 di penalizzazione)
- Salernitana: 21
- Lecce: 20
- Sassuolo: 20
- Spezia: 18
- Hellas Verona: 13
- Sampdoria: 9
- Cremonese: 8
Se la parte alta della classifica vede una lotta per i posti validi per l’Europa, ai piani bassi l’unica che sta provando a salvarsi sembra essere l’Hellas Verona, a cui mancherebbero cinque punti per raggiungere il 17esimo posto. Gli scaligeri stanno cercando di riprendersi, mentre Cremonese e Sampdoria sono sempre più demotivate. Il Sassuolo si è invece ripreso dopo la vittoria netta sul Milan, il Monza sempre più vicino alla salvezza.
La zona grigia presenta un quadro preciso: i bianconeri – ormai danneggiati dalla penalizzazione – rischiano di crollare psicologicamente, mentre Empoli, Torino e Udinese vogliono pensare in grande. Bene anche il Bologna, seppur continui ad essere altalenante.
Rimane aperta la corsa alla Champions League e all’Europa League, ma lo scudetto sembra quasi essere ipotecato: un +13 difficile da colmare, soprattutto perché il Napoli dà l’impressione di non voler mollare la presa.
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