Covid, Premier League: caos per gli aumenti di contagio nei club del campionato inglese. Nel Tottenham di Antonio Conte era scoppiato un primo focolaio con la partita di Conference League annullata.
Covid, Premier League
C’è un boom di contagi in Inghilterra e in alcune squadre ci calcio, ma la Lega inglese non sembra voler mollare. “Pur riconoscendo che un certo numero di club sono alle prese con focolai di Covid-19, è intenzione della Lega andare avanti con il calendario attuale delle partite che si possono disputare in sicurezza”. Il board della Premier “valuta le richieste di rinvio dei match caso per caso, sulle base delle regole esistenti e delle linee guida legate al Covid”, si legge nella nota ufficiale della Premier League.
Nell’ultimo bollettino nel Regno Unito sono stati registrati 78.610 nuovi positivi – record assoluto – e 165 decessi. Nella conferenza stampa d’emergenza del premier britannico Boris Johnson, il consulente scientifico del governo, Chris Whitty, ha invitato i cittadini a limitare al massimo i contatti sociali, limitandosi a quelli essenziali.
Premier League, alcune gare già rinviate
Dopo il rinvio di Leicester-Tottenham e Manchester United-Brighton a causa delle tante positività emerse nelle rispettive squadre, si sono aggiunti in questo turno Brentford-Manchester United e Watford-Crystal Palace che sarebbe dovuto giocarsi sabato 18 dicembre.
Il tecnico del Leicester Brendan Rodgers ha accusato la Lega inglese: “La Premier non vuole rinviare la partita contro gli Spurs per rispettare il palinsesto televisivo”.
Tra i componenti dei club c’è una paura razionale anche rispetto alla situazione pandemica nel paese che non può essere ignorata. La Lega ha deciso di sospendere singoli match e di non prendere in considerazione di rinviare l’intera giornata di Premier League cha ha già visto alcune gare rinviate.
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