Seguendo il filo logico delle dichiarazioni dei dirigenti della Juventus, il finale sembra scritto: Cristiano Ronaldo rimarrà a Torino, onorando il quarto e ultimo anno del suo costosissimo contratto. Eppure il nome di CR7 continua a circolare vorticosamente nelle stanze del calciomercato e più passano i giorni, avvicinando la scadenza della sessione fissata per fine agosto, più la sensazione è che la partita sia tutt’altro che chiusa. Impossibile immaginare che a Madrid, Parigi e Manchester si parli del portoghese senza che ci sia una minima apertura da parte sua al ribaltone, seppure quasi fuori tempo massimo.
Cristiano Ronaldo corteggiato da Carlo Ancelotti e dal Psg
Lo scenario è abbastanza chiaro. A Madrid lo riabbraccerebbe volentieri Ancelotti, che secondo i media spagnoli si è spinto fino al punto di chiederne il ritorno al presidente Perez, ma da quelle parti sognano anche di prendere il talento giovane Mbappé con un anno d’anticipo sulla scadenza del contratto nell’estate 2022 e a quel punto Ronaldo potrebbe venire buono per il Psg.
Cristiano Ronaldo-Leo Messi: ecco il nuovo sogno del Psg
A Parigi negano tutto, dicendosi disposti persino a lasciar andare nella prossima estate Mbappé perdendolo a parametro zero, eppure l’idea di mettere insieme Ronaldo e Messi per una ‘Last dance’ dei due dominatori del calcio europeo dell’ultimo decennio continua a tenere banco. E Manchester? Lì abita lo sceicco Mansour, cugino di Al Thani, proprietario del Psg che sta facendo un mercato da sogno culminato proprio nell’ingaggio di Leo Messi in uscita dal Barcellona in profonda crisi economica e finanziaria. La scommessa è che non voglia restare fermo (anche se ha speso 117 milioni sull’unghia per tale Grealish, buon giocatore tutto da valorizzare) e che possa essere interessato a rispondere proprio con Ronaldo. Che gli sarebbe stato offerto a prezzo di saldo dal potente procuratore del portoghese, Jorge Mendes.
Juventus-Cr7, un’estate da separati in casa
Ora, tornando al punto di partenza bisogna prendere nota delle parole di Nedved, vicepresidente della Juventus, e delle rassicurazioni che arrivano da Torino. Però è evidente che non siano sufficienti a raffreddare definitivamente il mercato anche perché si legano alla doppia sensazione che Ronaldo e la Juventus, se potessero, davvero si direbbero addio. Da una parte CR7 col suo malumore espresso anche col linguaggio del corpo, dopo un’estate di messaggi ambigui sul tema ‘Vado, non vado’. Dall’altra Massimiliano Allegri che ha chiaramente spiegato come il portoghese dovrà abituarsi ad essere considerato uno come gli altri nella rosa, soggetto a rotazioni e richieste tattiche fin qui sconosciute nei primi tre anni bianconeri. Lo status di extraterrestre non vale più, insomma. Anche per questo sul petto del cinque volte Pallone d’Oro sembra resistere il cartello ‘AAA Vendesi’.